• Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Cerca
  • Italiano Italiano Italiano it
[myd_mod_news ID="2"]
COSPE Onlus
  • Chi siamo
  • Cosa facciamo
  • Partecipa
    • Campagne
    • Diventa Volontario
  • Sostienici
    • Donazione Liberale
    • Cinque per mille
    • Bomboniere Solidali
    • Ricorrenze Speciali
    • Lasciti
    • Aziende solidali e fondazioni
    • Viaggia con noi
  • Scuola COSPE
  • Dona ora
  • Menu Menu
Sei in: Home1 / Speciali2 / Sabir Maydan3 / Sabir Maydan 20154 / I dialoghi5 / La sfida delle migrazioni: come renderle un’opportunità

La sfida delle migrazioni: come renderle un’opportunità

Suggestioni tematiche: Vi è una narrativa comune nella denuncia della gestione del fenomeno migratorio tra Nord e Sud? / Buone pratiche di gestione del fenomeno migratorio per la promozione di opportunità di sviluppo tra le due sponde / Le soluzioni della società civile alla crisi dei rifugiati / Oltre la cultura dell’accoglienza: i migranti come risorsa politica e come leva all’integrazione socio-economica della regione

Obiettivo del dialogo: Andare oltre la denuncia della cattiva gestione della politica di accoglienza per segnalare buone pratiche che trasformino ostacoli e costi in opportunità di sviluppo e investimento; promuovere una narrativa diversa sulla crisi dei rifugiati e sulla libertà di movimento delle persone.

sintesi di Francesca Materozzi, Corriere delle Migrazioni (moderatrice)

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

 

Molti Paesi sono coinvolti nel transito e nell’accoglienza di masse di persone in fuga dalle guerre e dalle instabilità regionali che si stanno sviluppando nel bacino del Mediterraneo, in Medio Oriente e nell’Africa Sub-Sahariana. Di fronte a questo cambiamento epocale, non si può che domandarci come trasformare questo momento di crisi generalizzata in opportunità. L’obiettivo che questo dialogo si è dato è segnalare buone pratiche che trasformino gli ostacoli e i costi dell’accoglienza in possibilità di sviluppo e d’investimento.

Si rende necessario capire come andare oltre la denuncia (se pur necessaria) di tutte quelle situazioni negative legate all’immigrazione come lo sfruttamento lavorativo o la cattiva accoglienza, e come contrastare un certo tipo di informazione dai toni allarmistici e apocalittici, per capire, partendo della situazione di oggi, come questo fenomeno possa essere trasformato in occasione. Cercare, quindi, di mettere in evidenza quegli aspetti, solitamente poco considerati dalla stampa mainstream, quelle situazioni positive di convivenza, le buone pratiche e le esperienze positive che si affermano soprattutto a livello locale. È doverosa una riflessione sulla libertà di movimento delle persone e su come si possa promuovere una narrativa diversa sui rifugiati. Come anche le migrazioni e i flussi ad essa legati possano contribuire a creare una cittadinanza mediterranea, e possano essere leva politica per un’integrazione sociale ed economica dell’area.

Per parlare di questi temi sono intervenute tre donne provenienti da Turchia, Egitto e Italia, che da anni si occupano con le loro organizzazioni di migrazioni. Si tratta di tre Stati, che per quanto appartengano a tre continenti diversi, sono tutti affacciati sul Mediterraneo. La loro posizione geografica li porta ad essere simultaneamente un crocevia di transito ma anche terra d’accoglienza per i richiedenti asilo. Abbiamo cercato con loro di sviluppare una riflessione condivisa su queste esperienze che malgrado i tanti punti in comune hanno caratteristiche peculiari. Le tre persone intervenute sono:

  1. Emel Kurma: coordinatrice generale di Helsinki Citizens’ Assembly. È stata coinvolta nella

protesta di Gezi Park. Dagli anni ´90, si è occupata di movimenti sociali, diritti di cittadinanza, profughi e libertà fondamentali in Turchia e in Europa orientale. Ha fornito consulenza e dato numerosi contributi a seminari di studio, corsi di formazione e pubblicazioni.

  1. Fatima Idris: è direttrice generale e una delle fondatrici di Tadamon Council (Consiglio Multiculturale egiziano per i rifugiati). Dal 2010, in partenariato con l’UNHCR e le ambasciate di Svizzera, Francia e Australia, collabora alla gestione di diversi progetti di sostegno per i rifugiati in Egitto. Collabora con varie Ong, tra cui Save the Children, in attività a favore dei bambini.
  2. Giovanna Vaccaro: è attiva nel campo dell’immigrazione da diversi anni e dal 2013 conduce le attività di monitoraggio di Borderline Sicilia nell’ambito delle prassi amministrative dell’accoglienza e detenzione dei migranti in Sicilia occidentale. Scrive sul blog Siciliamigranti e pubblica articoli su quotidiani e riviste specializzate (Il Manifesto, Corriere delle Migrazioni, Città Meticcia, Una Città, Dialoghi Mediterranei). Si è interessata al tema dei migranti siciliani in Tunisia nel secolo scorso.

Dopo un primo momento, dove brevemente è stato fatto un excursus storico che rendesse possibile capire e descrivere la situazione attuali nei tre paesi di provenienza, sono immediatamente emerse le criticità. L’assenza di una politica e di un coordinamento tra Stati nell’area mediterranea ed europea, le difficoltà ma anche le mancanze che tutti i governi hanno nella gestione del fenomeno. Situazione in parte determinata da reazioni di rifiuto che tanto i governanti che la popolazione manifestano verso i grandi numeri di questo esodo. I migranti sono vissuti da larghe fasce della popolazione come una minaccia, e troppo spesso chi potrebbe agire e intervenire sull’opinione pubblica preferisce invece cavalcare il malcontento popolare per venire meno ai propri doveri istituzionali, per quanto sanciti da accordi internazionali. Sono emerse le carenze organizzative unite ad una gestione spesso farraginosa, insensibile, se non assente, di fronte alle problematiche di cui i rifugiati sono per loro stessa condizione portatori. Le donne e i minori non accompagnati sono tra coloro che maggiormente soffrono questa situazione.

In tutti gli Stati, sono state poste in essere variegate e creative azioni positive. In ogni contesto, si sono sviluppate buone pratiche, solitamente grazie all’intervento di associazioni e Ong, di cui di volta in volta i migranti hanno potuto usufruire. Per contro come tutte fanno notare, si tratta di situazioni che portano benefici a pochi e che potrebbero essere riproducibili ed entrare a far parte di un patrimonio condiviso da più enti di tutela, ma che invece sovente rimangono marginali.

Serve, ancora prima di parlare di opportunità, il ritornare al concetto primario di asilo politico e protezione internazionale, come diritto fondamentale della persona. Solo ripartendo dal diritto a una vita piena e dignitosa, in salvo dalle guerre e dalle persecuzioni, si potrà poi iniziare una lunga e senza dubbio faticosa ricostruzione per trarre poi i benefici che le migrazioni possono portare e di cui tutti possiamo beneficiare. Serve quindi senza dubbio cercare una diversa narrazione dei flussi migratori, sono incontrovertibilmente da valorizzare l’impegno di chi quotidianamente riesce a creare con i rifugiati delle opportunità, ma ripartendo dal concetto stesso di diritto, in un ottica che consideri la guerra e non le conseguenti migrazioni il male assoluto.

Speciali

  • Speciali
  • Cospe al Social Forum Mondiale di Tunisi
    • Approfondimenti
    • MED-NET
    • Media Liberi
    • Sabir Maydan al FMS Tunisi 2015
    • Watergrabbing
  • COSPE: CLIMATE CHANGE
    • Programma Coalition Climat
    • Raffreddare il Pianeta: le comunità in prima linea conducono la lotta
    • Report
    • Watergrabbing
  • Economia Sociale e Solidale – Susy Map
  • Sabir Maydan
    • Sabir Maydan 2014
      • I dialoghi
        • Arte come forza costituente per il cambiamento sociale
        • Attivismo media-terraneo: quali strategie per un’informazione indipendente dopo le rivoluzioni?
        • Cittadinanza mediterranea: è possibile costruire un movimento dal basso per un mediterraneo spazio comune?
        • Incontro con l’equipe di progetto Mediterranea
        • Io sono colei che ha girato il rubinetto
        • La differenza sta tra chi ha diritti e chi no: insieme contro Il sistema delle diseguaglianze si vince?
        • La piazza mediterranea dopo le rivoluzioni: ci può rendere ancora liberi?
        • Né in nome di dio, né dello stato: potrà una solidarietà trans-mediterranea salvarci da nazionalismi e fondamentalismi?”
        • Pensare la cittadinanza attiva in chiave mediterranea
      • Sondaggio Post Sabir Maydan
      • Interviste
    • Sabir Maydan 2015
      • I dialoghi
        • Libertà di espressione: lo stato della questione
        • Donne in prima linea: un approccio femminista al dialogo interculturale
        • Libertà o stabilità? Dobbiamo davvero scegliere tra diritti umani e sviluppo economico?
        • Islam politico: può una cultura dei diritti unire e riconciliare?
        • Le lezioni greca e siriana: una panoramica dal basso
        • Verso un’economia sociale e solidale: quali pratiche economiche per un Mediterraneo di prosperità, sostenibilità e giustizia sociale?
        • I movimenti sociali dopo il 2011: correre per il potere o stare fuori dal Palazzo?
        • Immaginando il Mediterraneo quale casa comune: quali passi per l’integrazione?
        • Terrorismo e xenofobia: smantellare il circolo vizioso della fabbrica della paura
        • La sfida delle migrazioni: come renderle un’opportunità
      • Il Programma
      • Interviste
        • Fabio Laurenzi
        • Horaz Ibrahim e Maria al-Abdeh
        • Malek Adly
        • Mohamed Leghtas
        • Takoua Ben Mohamed

COSPE Onlus

Sede Nazionale
Via Slataper, 10 - 50134
Florence - Italy
Tel. +39 055 473556
Fax +39 055 472806
E-mail info@cospe.org

CODICE FISCALE:
94008570486
Privacy Policy

BONIFICO BANCARIO
IBAN: IT37S0501802800000010078764
intestato a: COSPE Onlus
Via Slataper, 10 – 50134 Firenze.
Banca Etica filiale di Firenze

BOLLETTINO POSTALE
c/c postale n. 27127505
intestato a COSPE Onlus
Via Slataper, 10 – 50134 Firenze.

Sitemap

  • Chi siamo
  • Partecipa
  • Sostienici
  • Area stampa
  • Illuminare le periferie
  • Lavora con noi
  • Bandi e Avvisi
  • Contatti
Servizio Civile NazionaleDASA

Cospe su Instagram

cospeonlus

COSPE - TOGETHER FOR CHANGE
La nostra campagna #AMAzzonia in difesa dei popoli La nostra campagna #AMAzzonia in difesa dei popoli indigeni continua: in Perù, paese in questo momento attraversato da disordini politici e sociali che mettono in risalto le gravi diseguaglianze interne, lavoriamo nella zona amazzonica con un progetto di sviluppo di commercio equo, solidale e circolare e di rafforzamento delle filiere produttive dei frutti amazzonici e di sostegno ai piccoli produttori “Circulando en Amazzonia”.⁠
⁠
Nel progetto saranno anche avviati, appena la situazione del paese lo renderà possibile, in collaborazione con AITR anche itinerari turistici che intrecciano queste componenti per creare una gestione sostenibile di un territorio come quello dell’Amazzonia peruviana ricco di biodiversità ma costantemente minacciato da deforestazione e estrazionismo minerario illegale. Tra le attività più significative la creazione di marchi equo e solidali e turismo rurale e comunitario in zone sconosciute ai più e bellissime.  Continuate a sostenere la nostra campagna e i nostri progetti che aiutano concretamente le popolazioni amazzoniche. ⁠
⁠
Scopri la nostra campagna: (link in bio)⁠

📸 di @federicafimperato 
⁠
#togetherforchange #AmazonForest ⁠
#biodiversity #climatecrisis #indigenous⁠
#culture #socialjustice #nativemade #nativepeople #activism #attivismo #dogood #socialgood #noprofit
Il 25 gennaio, a Imbabura in Ecuador, abbiamo segu Il 25 gennaio, a Imbabura in Ecuador, abbiamo seguito un' orsa e il suo piccolo mentre stavano camminando verso alcuni allevamenti di bestiame e zone agricole in cerca di cibo. 

Si tratta di un monitoraggio che svolgiamo  all'interno del progetto Biocorridoio Ande Nord,  e che ci permette di capire quali aree della parte alta delle Ande riforestare con piante autoctone in modo che gli orsi abbiano cibo e non lascino l'Area Protetta di Imbabura. 

Un incontro ravvicinato e un' esperienza bellissima che ancora una volta ci fa comprendere la complessa interazione tra tutti gli elementi naturali e il pericolo che corre l'ambiente, se ne compromettiamo gli equilibri.

Foto di Andres Laguna

⁠
⁠
#togetherforchange #dogood #socialgood #nonprofit #bethechange #socialforgood #ngo #internationalcooperation #activism #notforprofit #causes #change #womenrights #changemakers #activist #ong #cooperazione #ecuador #orso #riforestazione #forest
Adesivi sui muri di Roma con Hitler che indossa la Adesivi sui muri di Roma con Hitler che indossa la maglia della Roma, sfregi sulla pietra di inciampo in via aretina a Firenze in ricordo di Bruno Corsi deportato e ucciso nel 1944…Sono solo alcuni degli episodi antisemiti che l’Osservatorio antisemitismo registra nei giorni precedenti al Giorno della Memoria. Ma quello che preoccupa è che questi eventi, così come le invettive sui social (soprattutto Twitter) sono in netta crescita ascensionale dal 2016 (dal 2,2% al 18,45 del 2022). Un fenomeno che colpisce i singoli e la comunità tutta, e che si può provare ad arginare e contrastare conoscendo i diritti delle vittime di questi veri e propri crimini d’odio, e i servizi a loro disposizione. COSPE ha messo a disposizione di tutti e tutte una serie di opuscoli informativi per le vittime e per i testimoni di questi crimini, ricordando che reagire si può e si deve e che le vittime non sono sole. ⁠
Nella giornata della memoria rilanciamo il video della campagna Stand UP e la pagina dei servizi.⁠
⁠
Scopri di più sul nostro sito: (link in bio) ⁠
⁠
#StandUpAgainstCrimes #NonRestareIndifferente
Il biglietto vincitore della lotteria di Natale è Il biglietto vincitore della lotteria di Natale è stato acquisto alla sezione soci Unicoop de Le Signe.

“Ho aderito con convinzione alla pregevole iniziativa per difendere l'Amazzonia anche sottoscrivendo il manifesto per il cambiamento degli stili di vita. È necessario rendere sostenibile il nostro sviluppo. Queste sono iniziative importanti e ringrazio COSPE.” 

Grazie Sonia!

Scopri anche tu se hai vinto uno dei premi della lotteria sul nostro sito https://lotteria-natale.cospe.org
 
@informatore_coopfi 

#togetherforchange #AMAzzonia #AmazonForest 
#biodiversity #climatecrisis #indigenous
#culture #socialjustice #nativemade #nativepeople #activism #attivismo #dogood #socialgood #noprofit
Quanto sono "inclusive" le società sportive? Qual Quanto sono "inclusive" le società sportive? Qual è realmente la possibilità di partecipazione delle persone migranti o con background migratorio nel mondo dello sport? Lo sport in Italia è davvero inclusivo? ⁠
Nonostante la stessa Commissione Europea definisca la sport “una base per lo sviluppo personale, sociale e di apprendimento, ma anche per l'inclusione e l'integrazione sociale”, sono pochissimi i Paesi europei che hanno sviluppato politiche di accoglienza attraverso lo sport e solo alcune federazioni sportive nazionali hanno mosso i primi passi in questa direzione mentre l'attenzione è quasi esclusivamente sui migranti come risorsa per alte prestazioni sportive. ⁠
⁠
In Italia, a causa dello ius sanguinis, molti atleti e atlete a livello internazionale hanno dovuto aspettare i 18 anni per la richiesta della cittadinanza. Per citarne solo alcunǝ: ǝ ostacolistǝ Eusebio Haliti e Hassane Fofana, Stefano Okaka (calciatore), il ginnasta Andrea Stefanescu. Solo dal 2016 è possibile per i minorenni non cittadini italiani ma residenti in Italia da almeno 10 anni essere tesserati presso le società sportive. A questo si aggiunge la continua messa in discussione se non gli insulti a chi italianǝ lo è anche sulla carta ma a cui viene sottolineato il suo (presunto) "non esserlo fino in fondo" come è successo a Balotelli o Egonu.⁠
⁠
E se questo succede ad atleti e atlete "sotto i riflettori”, quali sono gli ostacoli per tutte quelle persone che svolgono o vogliono svolgere attività sportive a livello amatoriale?⁠
⁠
Anche nello sport serve + partecipazione, dal basso ma anche attraverso politiche di più ampio respiro. Con #EMVIproject noi ci proviamo sostenendo la partecipazione delle persone migranti alla progettazione e all'attuazione di politiche locali per una società più inclusiva. Per maggiori info -> (link)⁠
⁠
#weparticipate⁠
#EMVI
Vuoi lavorare nella cooperazione internazionale? L Vuoi lavorare nella cooperazione internazionale? La #ScuolaCOSPE ha il corso che fa per te. ⁠
⁠
Il nostro diploma per project officer ti permetterà di imparare come identificare, eseguire e gestire un progetto di sviluppo.⁠
⁠
Porti un amico? Riceverete entrambi un buono del valore di 25 Euro su un altro corso spendibile fino al 2024!⁠
⁠
Scopri di più sul nostro sito: (link in bio)⁠
⁠
⁠
#togetherforchange⁠
#formazioneprofessionale #corsionline #corsi #formazionecontinua #corsidiformazione #obiettivi #imparare #metodo #aggiornamento #educazione #crescitaprofessionale
Sei unз ragazzз residente in Italia e hai tra i Sei unз ragazzз residente in Italia e hai tra i 18 e i 28 anni? Vieni a fare il Servizio Civile universale a COSPE.⁠
⁠
Per il 2023 abbiamo due progetti attivi.⁠
⁠
“S.A.S. Senegal: Sviluppo Agricolo e Sostenibile in Senegal” ⁠
⁠
🔸Dove? Ziguichor, Senegal⁠
🔸Operatorз Volontarз: 2⁠
🔸Principali attività: produzione agricola, tutela dell’ambiente,  gestione di progetto, comunicazione, attività di informazione e sensibilizzazione, raccolta dati, realizzazione report⁠
⁠
“Giovani verso la cittadinanza globale II” – COSPE (scheda sintetica di progetto)⁠
⁠
🔸 Dove? Firenze e Bologna⁠
🔸 Operatorз Volontarз: 8 a Firenze e 2 a Bologna⁠
🔸 Principali attività: supporto alla gestione dello sportello antirazzismo, percorsi educativi in contesti scolastici, supporto all’inclusione e all’accompagnamento di minori stranieri non accompagnati nelle scuole, organizzazione di attività di sensibilizzazione, formazione, mobilitazione e progettazione.⁠
⁠
Puoi presentare la tua domanda fino alle 14:00 del 10 febbraio 2023 su https://domandaonline.serviziocivile.it⁠
⁠
Maggiori informazioni (link in bio)⁠
⁠
#serviziocivileuniversale #serviziocivileuniversale2022 #serviziocivileuniversale2023 #SCU #volontariato #serviziocivileitalia #serviziocivileestero
“Sono costretta, a causa di gravi problemi di si “Sono costretta, a causa di gravi problemi di sicurezza e di grande pericolo per me e la mia famiglia, a rassegnare le dimissioni”. Così ci scrive una nostra ex collaboratrice da Kabul. Fatima (nome di fantasia) ha lavorato insieme a noi per anni, ha resistito all’arrivo dei Talebani, ha mandato avanti attività con donne e bambine organizzando scuole clandestine e garantendo le basi dell’istruzione a circa 500 ragazze, ha, infine, sfidato i vari diktat talebani mettendo a repentaglio la sua incolumità, ma ora le è impossibile proseguire.  Il 24 dicembre infatti Talebani hanno imposto il divieto per le donne afgane di lavorare nelle organizzazioni umanitarie.⁠
⁠
Leggi di più (link in bio)⁠
⁠
#Togetherforchange #unasolasquadra #afghanistan #women #womenrights⁠
#stopviolence #worldofwomen⁠
#genderinequality #activism⁠
#humanrights #socialchange #activist #cause #advocacy #causes #socialgood #standupforhumanrights
Vuoi scoprire se hai vinto uno dei fantastici prem Vuoi scoprire se hai vinto uno dei fantastici premi della lotteria? ⁠
⁠
Corri sul nostro sito (link in bio) e controlla! ⁠
⁠
In caso di vittoria scrivi a raccolta.fondi@cospe.org.⁠
⁠
Grazie per essere al fianco dei popoli custodi che ogni giorno lottano per la difesa della foresta amazzonica.⁠
⁠
⁠
⁠
#togetherforchange #AMAzzonia #AmazonForest ⁠
#biodiversity #climatecrisis #indigenous⁠
#culture #socialjustice #nativemade #nativepeople #activism #attivismo #dogood #socialgood #noprofit
“Il razzismo fa male alla salute”, così Giova “Il razzismo fa male alla salute”, così Giovanni De Mauro apre "Collettivo" dell’ultimo numero di @Internazionale riprendendo un rapporto della rivista medica The Lancet dove si sostiene che “razzismo, xenofobia e discriminazione sono le cause di malattie evitabili e morti premature tra quei gruppi che sono già marginalizzati”.⁠
⁠
⁠
Da un’indagine su due milioni di gravidanze in venti paesi ad alto e medio reddito risulta che i rischi maggiori sono più probabili tra le bambine e i bambini nati da donne nere, ispaniche o dell’Asia meridionale⁠
⁠
⁠
“Ma il fatto positivo - conclude De Mauro - è che ridurre le disuguaglianze e ristabilire la giustizia può portare alla guarigione della società nel suo complesso”.⁠
⁠
⁠
(link in bio)⁠
⁠
⁠
#humanrights #blacklivesmatter #equality #blackculture #womensrights #equalrights #togetherforchange #socialgood⁠
#causes #change #socialimpact #dogood
“Nel periodo di crescita la scuola rappresenta i “Nel periodo di crescita la scuola rappresenta il secondo contesto significativo di unə bambinə, ed il primo contesto sociale che non sia quello famigliare. È a scuola, attraverso il rapporto con lə pari, con il corpo docente e con l’istituzione scolastica che lə bambinə di “seconda generazione” apprendono a dare significato alla propria “diversità” - Ronke Oluwadare⁠
⁠
Ma come si fa a dare significato alla propria “diversità” se non c’è nessunə (o quasi) in cui rispecchiarsi, per esempio se sei un bambino o una bambina con backround migratorio? Se la maggior parte dei docenti e del personale ATA è bianco? Se la scuola non investe per una vera partecipazione dei genitori di origine straniera nel contesto scolastico?⁠
⁠
Non ci stupiamo se poi le carriere scolastiche sono spesso a rischio nel caso di studenti e studentesse con backgroud migratorio come sottolinea l’ultimo rapporto di Save the Children sulle disuguaglianze nella scuola italiana.⁠
⁠
Per questo serve + partecipazione. Aprire spazi, ancora troppo esclusivi, di partecipazione formale e informale a tuttə. Rimuovere le barriere per lo sviluppo di una società coesa e solidale. Noi ci crediamo e ci proviamo da sempre. E con #EMVIproject sosteniamo la partecipazione delle persone migranti alla progettazione e all'attuazione di politiche locali per una società più inclusiva. Per maggiori info -> (link in bio) ⁠
⁠
#weparticipate⁠
⁠
#EMVI
L’Unione Europea è contro l’annessione e cons L’Unione Europea è contro l’annessione e considera gli insediamenti illegali di Israele nei territori occupati palestinesi un ostacolo alla pace e alla stabilità internazionale. Ma ancora permette il commercio con questi territori.⁠
⁠
Come cittadini possiamo iniziare a chiedere che l’Unione Europea metta fine ufficialmente agli scambi con tutti i territori occupati illegalmente. Il diritto internazionale riconosce l’illegalità di alcune occupazioni, dalla Palestina ai territori Saharawi e le Nazioni Unite hanno denunciato da tempo le implicazioni degli insediamenti israeliani sui diritti civili, economici, sociali e culturali sul popolo palestinese.⁠
⁠
Puoi firmare anche tu per chiedere #StopAlCommercioConGliInsediamenti ➡ (link in bio)⁠
#StopTradeWithSettlements
Hai tempo ancora un mese (scadenza 10 febbraio ore Hai tempo ancora un mese (scadenza 10 febbraio ore 14) per presentare la domanda il servizio civile universale a COSPE. ⁠
⁠
Abbiamo due progetti attivi e cerchiamo:⁠
🟠 10 ragazzə per il nostro progetto in Italia nelle nostre sedi di Firenze (😎 e Bologna (2)⁠
🟠 2 ragazzə per il Senegal. ⁠
⁠
Scopri di più sul nostro sito e fai domanda ➡️ (link in bio) ⁠
⁠
Ti aspettiamo.⁠
⁠
#serviziocivileuniversale #serviziocivileuniversale2022 #serviziocivileuniversale2023 #SCU #volontariato #serviziocivileitalia #serviziocivileestero
La presidente Giorgia Meloni ha definito il lavoro La presidente Giorgia Meloni ha definito il lavoro delle ONG che salvano vite nel Mediterraneo come una continua violazione delle regole da parte di navi ‘commerciali’ che ‘fanno la spola per trasferire gente da una nazione all’altra’ e ‘fanno fare miliardi agli scafisti senza scrupoli’.

La nostra posizione invece è quella della portavoce di Silvia Stilli portavoce @aoicooperazione: “Le organizzazioni umanitarie, in verità, sia in terra che in mare si occupano di soccorrere vite umane, di garantire una via di salvezza lecita ed eticamente insindacabile alle vittime delle carestie e dei disastri ambientali, della fame e povertà, delle pandemie, delle violenze e delle guerre. Fanno salvataggi in mare in conformità ad un già vasto quadro giuridico internazionale sulla SAR. Per questo trovo ingiustificato quanto detto dalla Presidente Meloni”

Leggi il comunicato completo sul nostro sito 
 ➡️ (link in bio)
Si sta chiudendo un anno difficile in cui abbiamo Si sta chiudendo un anno difficile in cui abbiamo visto quanto fragili siano gli equilibri del mondo e come tutti i popoli siano uniti da un destino comune che può essere messo in crisi in ogni momento, nel ringraziarvi per averci sostenuto nel nostro impegno accanto a tutti coloro che hanno visto violati i propri diritti dall’Afghanistan all’Iran, dall’Amazzonia all’Ucraina, speriamo di ritrovarvi ancora al nostro fianco nelle nuove sfide che ci aspettano, per un anno di pace, diritti e libertà.
Buone feste a tutti e tutte di 🧡

#togetherforchange #buonefeste #felicesfiestas #boasfestas #bonnesfetes #happyholiday
Ancora poche ore per partecipare alla nostra lotte Ancora poche ore per partecipare alla nostra lotteria e provare a vincere uno dei nostri premi a basso impatto ambientale. ⁠
⁠
⁠
Corri su lotteria-natale.cospe.org e prendi i tuoi biglietti sosterrai i popoli custodi che ogni giorno lottano per la difesa della foresta amazzonica.⁠
(link in bio)⁠
⁠
#togetherforchange #AMAzzonia #AmazonForest ⁠
#biodiversity #climatecrisis #indigenous⁠
#culture #socialjustice #nativemade #nativepeople #activism #attivismo #dogood #socialgood #noprofit
È stata fissata per domani, venerdì e giorno di È stata fissata per domani, venerdì e giorno di preghiera, la data dello sfratto esecutivo della moschea di Firenze in Borgo Allegri. La richiesta dello sgombero è stata fatta da Finvi, società pratese di investimenti immobiliari e industriali, proprietaria del fondo. La comunità islamica, attraverso il suo portavoce, l'Imam Izzedine Elzir, ha chiesto una proroga per trovare un nuovo luogo e si riunirà davanti alla moschea domani alle 9 per chiedere un rinvio, mentre continuano le trattative col Comune e con le parti sociali
Eseguire sgomberi, sfratti senza concertare delle soluzioni alternative è l’esatto contrario di quello che si predica quando si parla di favorire l’integrazione. Serve solo a minare le basi per un dialogo e una pacifica e costruttiva coesione sociale che la Comunità musulmana di Firenze ha sempre promosso. 
Esprimiamo sconcerto su questa decisione e grande solidarietà con la comunità islamica fiorentina.

Leggi il nostro comunicato ➡ (link in bio)
"QUALE GENERE DI SCUOLA? DIFFIDATE DA CHI ODIA⁠ "QUALE GENERE DI SCUOLA? DIFFIDATE DA CHI ODIA⁠
L’associazione Provita e Famiglia ha recentemente diffidato 150 istituti scolastici dall’applicazione delle “Carriere Alias”: ovvero la possibilità per tutt3 l3 student3 che non si identificano in un'identità di genere conforme di sostituire il nome anagrafico (dead name) con quello scelto, permettendo di essere riconosciut3 a partire dal registro della propria classe. ⁠
A questo attacco una rete di associazioni di studenti, docenti, genitori e del terzo settore impegnate nell’inclusione scolastica, tra cui COSPE, lanciano un appello congiunto:⁠
“non solo le carriere alias in tutte le scuole ma anche strumenti di tutela come sportelli psicologici, codici anti violenza, bagni no gender, perchè le scuole e le università siano luoghi dove all’interno della didattica si inserisca l’educazione al genere, alla sessualità e all’affettività”.⁠
L’attacco di Provita è totalmente privo di fondamento giuridico e lesivo dei diritti delle giovani persone trans e delle loro famiglie: “La finalità della ‘carriera alias’ è quella di tutelare l’autodeterminazione e il benessere di giovani vite, non di diffondere ideologie che esistono solo nella immaginazione di chi vede complotti contro la propria visione del mondo”. ⁠
⁠
Per una scuola pubblica, laica, aperta, inclusiva, libera da ogni discriminazione e discorsi di odio.⁠
⁠
#carrieraAlias⁠
#diffidatedachiodia⁠
#qualegenerediscuola⁠
#educarealledifferenze⁠
#TogetherForChange
🌲 CHRISTMAS TIME CON COSPE!🎅⁠ #SaveTheDate 🌲 CHRISTMAS TIME CON COSPE!🎅⁠
#SaveTheDate - martedì 13 e mercoledì 14 dicembre dalle 10 alle 20 - @mercatodinatalefirenze⁠
⁠
Nello splendido contesto del Mercato di Natale di piazza Santa Croce sarà possibile sostenere la nostra Campagna AMAzzonia donando per magliette, borse, quaderni e tanti altri gadget!⁠
Sappiamo di poter contare su di te e ti aspettiamo al nostro stand per prendere i tuoi regali solidali e sostenere i popoli che ogni giorno difendono la propria terra, la foresta e gli animali che la abitano.⁠
Troverai anche i biglietti della lotteria di Natale COSPE "Dreaming of a green Christmas".⁠
Corri sul sito, scopri i premi e partecipa: (link in bio)
La giornata mondiale per i diritti umani, che si c La giornata mondiale per i diritti umani, che si celebra ogni anno, oggi, è il momento di ricordarci e ricordare tutti coloro che ogni giorno combattono per il loro e i nostri diritti: in Afghanistan, in Iran, in Amazzonia… ma è importante stare al loro fianco ogni giorno dell'anno.⁠ 

Leggi di più (link in bio)

Dipinto di: Isabel Lanfranchi
Carica di più... Seguire Instagram

Seguici su Facebook

COSPE onlus
Scorrere verso l’alto