La 21a Conferenza delle Parti Onu sul clima che si terrà a Parigi dal 30 novembre al 12 dicembre prossimo, potrebbe rappresentare un passaggio importante nella necessaria lotta al cambiamento climatico. Nelle stanze di Parigi dovrebbe prendere corpo una strategia organica e condivisa a livello globale che a partire dal 2020 applicherà nuove regole e un nuovo approccio nel contrasto al climate change.

La tendenza generale è per un graduale passaggio da un sistema di obiettivi di riduzione legalmente e operativamente vincolanti a un sistema volontario “pledge and review”. Un cambiamento radicale, rispetto alla filosofia che ispirò il Protocollo di Kyoto, soprattutto sulla mitigazione.

Un nuovo approccio che rischia di indebolire un processo che dovrebbe focalizzarsi al contrario su un ripensamento generale del sistema economico a partire da regole chiare, vincolanti e non eludibili.

COSPE, unica ong italiana, sarà presente a Parigi sia seguendo il lavori della COP 21 sia partecipando attivamente alla Coalition Climat, la contro COP 21, insieme alla Global Convergence of land and water struggles.

Una coalizione di associazioni e movimenti che in questo contesto portano le istanze di lotta contro land e water grabbing della società civile di tutto i mondo. Il 10 dicembre in particolare la Global Convergence organizza l’incontro dal titolo: “Raffreddare il Pianeta: le comunità in prima linea conducono la lotta”. 

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