Haleeb Baladi – Supporto alla filiera corta di qualità dei prodotti caseari nell’area C di Gerusalemme – Cisgiordania, Palestina

Contesto

La popolazione palestinese raggiunge circa 12 milioni: si tratta di una popolazione che ha uno dei tassi di crescita più dinamici al mondo, con densità abitativa molto elevata e una percentuale di popolazione giovanile molto alta. L’economia e la società hanno subito l’influenza della prolungata occupazione del Governo Israeliano, che, insieme ad altri fattori, ha generato preoccupanti livelli di disoccupazione e povertà. Anche le aree più ricche di risorse naturali soffrono di scarso sviluppo economico e di insicurezza alimentare. Inoltre la scarsità di risorse idriche alza di molto i costi di produzione, trasformazione e distribuzione dei prodotti agricoli.

Il progetto

Il progetto intende dunque garantire la sicurezza alimentare ed economica di gruppi formali ed informali di piccoli produttori nella filiera del latte in Palestina, nello specifico nel governatorato di Gerusalemme Nord Ovest, apportando un miglioramento della redditività delle produzioni agricole locali, rafforzando le filiere e aumentando la produzione per coprire il fabbisogno locale. L’obiettivo principale del progetto è la riduzione della povertà rurale e dell’insicurezza alimentare nelle aree palestinesi più vulnerabili e l’aumento della resilienza delle comunità nel governatorato di Gerusalemme.

 

Titolo originale Haleeb Baladi – Supporto alla filiera corta di qualità dei prodotti caseari nell’area C di Gerusalemme – Cisgiordania, Palestina
Luoghi del progetto Governatorato di Gerusalemme Nord Ovest appartenente all’Area C della Cisgiordania in Palestina, nei 5 villaggi di Beddu, Beit Duqqu, Beit Anan, Nabi Samuel, Beit Sourik
Beneficiari Donne socie di associazioni e una cooperativa
 Partner locali Palestinian Youth Union (PYU); Village e Joint Councils
Finanziatori Regione Emilia Romagna/ Tavola Valdese 8×1000
Durata del progetto 1/5/2017 – 30/6/2019
Ente finanziatore Presidenza del Consiglio dei Ministri con il fondo dell’otto per mille IRPEF devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale, Regione Emilia Romagna