Afghanistan, Cuba, Tunisia, Senegal, Zimbabwe…Gli eventi di COSPE al TTFF

Dal 6 al 11 ottobre si terrà a Bologna (e on-line su Mymovies), il Terra di Tutti Film Festival, nella sua 16a edizione. Promossa da COSPE e Weworld, la rassegna di cinema sociale, incontri ed eventi, vede protagonisti alcuni dei paesi che attraversano le storie e i progetti di COSPE: Afghanistan, Tunisia, Senegal, Zimbabwe, Cuba, Amazzonia, Ecuador. Obiettivo del festival è infatti, da sempre, quello di dare visibilità a popoli, paesi, lotte e conflitti «dimenticati» dai mezzi di comunicazione di massa.

Tra le numerose iscrizioni (492), sono 22 i film selezionati e attualmente in concorso: 5 le prime visioni nazionali e 8 le prime visioni bolognesi, a cui si aggiungono 8 cortometraggi fuori concorso, prodotti da COSPE e WeWorld. 

Questi eventi promossi da COSPE:

Il giornalista Stefano Liberti racconta il paese attraverso podcast inediti e le voci raccolte nell’ultimo viaggio in cui ha seguito la fuga dall’Afghanistan di Zaynab, ex portiera del Bastan, la squadra di calcio femminile di Herat. Liberti, che con COSPE ha conosciuto la squadra delle calciatrici di Herat (facendone un documentario nel 2017, Herat Football Club) e che nell’agosto 2021, all’arrivo dei talebani, ha collaborato per la riuscita della loro evacuazione dal paese, è tornato in Afghanistan per seguire le sorti di Zaynab, che non era riuscita a scappare insieme alla sorella Maryam Mehrzad e le altre nell’agosto del 2021. Nel podcast, diretto da Jonathan Zenti, si racconta l’operazione clandestina che l’ha portata, dopo quasi un anno, in salvo dai talebani e dal marito violento, in Pakistan in attesa di raggiungere il nostro paese e la sorella.

Un approfondimento del fenomeno del caporalato al femminile in Italia e in Tunisia. Storie e dati dal progetto Faire di COSPE e dalla ricerca-azione condotta nell’ambito del progetto stesso. Nella Tunisia rurale odierna esiste e resiste una forma molto forte di caporalato di cui le prime vittime sono le donne. Il sistematico sfruttamento per il lavoro dei campi avviene principalmente attraverso  l’impiego di intermediari che si prendono una percentuale sui trasporti e sui salari, orari di lavoro inaccettabili e paghe da schiavismo mantenuti con intimidazioni, minacce e violenze. Il terreno fertile per questo tipo di fenomeno è l’arretratezza economica e culturale di alcune zone depresse della Tunisia. COSPE, grazie al progetto Faire, ha condotto una ricerca-azione che attraverso un campione di 100 donne di 5 regioni, raccoglie la complessità  e le varie dimensioni di questo fenomeno, difficile da sradicare. Nel panel bolognese si confronteranno le realtà economiche, sociali, sindacali e legislative italiane e tunisine. 

Ne parlano: Amina Ben Fadhl – COSPE, Jean René Bilongo – Osservatorio Placido Rizzotto, Sabina Breveglieri – Nexus CGIL,  Marco Omizzolo – sociologo, un rappresentante della Regione Emilia Romagna. Modera Leonardo Di Filippi – LEFT Rivista.

Un momento di confronto tra l’attivismo italiano e quello africano, passando per gli strumenti, i contesti e il ruolo della cultura nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi. 

In molti Stati africani l’omosessualità è criminalizzata o punita con la carcerazione o la pena di morte, in quasi tutti i paesi le persone LGBTQIAP+ subiscono ancora lo stigma e la discriminazione e sono esposte a violenze e abusi a tutti i livelli. 

Sam Ndlovu, attivista transgender zimbabweano ospite del progetto COSPE Out&Proud, porterà la sua testimonianza sulla difficile situazione in cui si trova a lavorare la sua associazione per ottenere diritti e abbattere sterotipi. Su questo fronte intervengono anche i direttori dei più importanti Festival queer italiani che da tempo propongono una nuova narrazione della questione Lgbtiq+ attraverso il linguaggio cinematografico e la cultura. Volano fondamentale dei cambiamenti. 

Ne parlano: Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli (Festival Gender Bender), Sam Ndlovu (attivista TREAT – Zimbabwe), Miss Fiction (Tiffany Vecchietti), Federica Masi (COSPE), Mazen Masud (MIT). Modera Angelo Acerbi (Festival Lovers). 

Proiezione di Better Days e Transgender in Mugabeland.

Un incontro e dibattito storico e generazionale sulla lotta al razzismo in Italia. Il razzismo corre più veloce dell’antirazzismo. Nuove forme, nuove parole e nuove manifestazioni di un antico fenomeno producono le stesse vittime di sempre. E come si è adeguata la lotta antirazzista dagli anni 70 ad oggi? Un confronto storico e generazionale sulla lotta al razzismo di ieri e di oggi prova a capire quali strumenti e approcci siano stati superati dalla storia e quali siano quelli nuovi da dispiegare per contrastare discriminazioni e stereotipi. Quelli nuovi e quelli duri a morire. E, ancora, si discuterà su quale può essere il ruolo degli attivisti e delle attiviste e delle associazioni della società civile nel riconoscere, decostruire e combattere ogni giorno quel razzismo sistemico che pervade la nostra società.

L’evento è organizzato nell’ambito del progetto COSPE Stand Up For Victims’ Rights, che vuole contrastare il fenomeno tramite il rafforzamento di una rete di associazioni e servizi pubblici –  in Italia, Austria e Croazia – con l’obiettivo di facilitare per le vittime dei crimini d’odio l’accesso ai servizi esistenti.

Coordina Sabika Shah Povia (giornalista). intervengono: Djarah Kan (giornalista) Udo Enwereuzor (COSPE), Marie Moise (attivista), Tahar Lamri (scrittore), Lucia Ghebreghiorghes (giornalista e attivista). Saluti istituzionali: Francesca Pieraccini, direttrice COSPE e  vicesindaca di Bologna Emily Marion Clancy.

COSPE sarà protagonista anche con il cortometraggio Juntarte il 6 ottobre Lumiere 17 30 nella sezione: Visioni caraibiche. A presentare il corto , work in progress che racconta il progetto di COSPE a Cuba, ci sarà la regista Denisse Alejo.

JUNTARTE, la cadena creativa que hace la escena inclusiva nasce per rafforzare le capacità creative e produttive degli operatori culturali e degli artisti che operano a Cuba, con l’obiettivo di sostenere un processo di cambiamento della percezione sia del valore produttivo ed economico, sia della funzione sociale e politica del settore arti-stico, all’interno del quale i temi della diversità e dell’inclusione sono ancora poco esplorati e sottorappresentati.

E con un altro corto, Feneen di Giulia Bosco, prodotto nell’ambito del progetto “MIGRA”, promosso da LVIA, CISV e COSPE e finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (7 ottobre 18.45)   Nella sessione Urban music in West Africa

Un’altra sessione che ci riguarda è quella di Diritti e Rovesci: il caso Amazzonia. In apertura, Screening Off – la Fotografia al TTFF con proiezione delle fotografie di Alessandro Cinque in Ecuador, storie di coltivatrici di cacao e caffè nell’ambito del progetto Cacao Corretto. (Cinema Lumiere, 8 ottobre ore 18.00)

Sabato 8 ottobre ore 18.00 al Cinema Lumière, visioni e storie dall’amazzonia con “Vento na fronteira” di Marina Weis e Laura Faerma (Brasile, 2022, 77’).

Il film è legato alla campagna Ama la terra, Ama te stesso, AMAzzonia, campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa da COSPE per accendere i riflettori sulle minacce a cui è esposta la foresta pluviale e sostenere le azioni delle comunità che la abitano e la custodiscono.

E infine Madre terra Senegal – (Zonarelli, 8 ottobre, ore 17.00) Perfomance Teatrale Talk Degustazione narrata in musica| in collaborazione con Festival ITACA e Festival Disobbedienze.

Dibattiti e proiezione a cura del progetto “Essere Donna” in Senegal di COSPE.

Tra gli ospiti l’avvocata, Josephine Ndao, coordinatrice di una Boutique de droits – centri di informazioni e consulenze legali per le donne nel Sud del Senegal, giurista dei diritti umani.

Infine COSP E organizza due attività per le scuole e un workshop all’interno del progetto PlayForYourRights! Innovative media education strategies against sexism and discrimination, cofinanziato dal programma Erasmus dell’Unione Europea e dalla Regione Emilia Romagna.

Giovedì e venerdì 7  alle 9.30 Fuori Sala, Liceo Sabin, via Matteotti 7

Una caccia al Tesoro Urbana rivolta alle Scuole Secondarie: attiva la APP, trova i QR codes, scopri gli indizi e allenati a combattere sessismo, hate speech e discriminazioni!

E alle 17.00 Fuori Sala – Centro Sociale Giorgio Costa, via Azzo Gardino 44, Bologna

Workshop “Play for your rights”

Un workshop gratuito sulle tematiche dei discorsi d’odio, sessismo e stereotipi di genere tra adolescenti rivolto a insegnanti e educatrici/tori. Verranno sperimentati i due strumenti educativi analogici e digitali (il gioco di carte Reazioni Strategiche e la app Urban game) creati nell’ambito del Progetto Play for Your Rights! Strumenti educativi per il contrasto alle discriminazioni e stereotipi di genere nell’adolescenza.  L’evento è a cura di COSPE, Zaffiria, Casa delle Donne. Seguirà aperitivo e distribuzione gratuita degli strumenti educativi sperimentati.  Per partecipare è obbligatoria l’iscrizione.

Sostengono il Festival, tante realtà come Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, AFIC (Associazione Festival Italiani del Cinema), Coop Alleanza 3.0, Emil Banca, e tante realtà sociali del territorio.

Qui il programma integrale.