Stop al commercio con gli insediamenti!

Gli effetti devastanti dei conflitti sono oggi più che mai sotto gli occhi di tutti. I civili delle nazioni colpite sono le prime vittime ma le conseguenze delle economie di guerre sono ormai globali e producono maggiori disuguaglianze, aumento della povertà e minano i diritti sociali di tutti.  Allo stesso tempo, il conflitto Russo- Ucraino ha reso evidente quanto peso abbiano gli scambi commerciali con paesi non democratici e come sia fondamentale chiedere alle nostre istituzioni italiane ed europee di regolare gli accordi economici con paesi che violano i diritti umani, dall’Egitto all’Arabia Saudita ad altri.

Come cittadini possiamo iniziare a chiedere che l’Unione Europea metta fine ufficialmente agli scambi con tutti i territori occupati illegalmente. Il diritto internazionale riconosce l’illegalità di alcune occupazioni, dalla Palestina ai territori Saharawi e le Nazioni Unite hanno denunciato da tempo le implicazioni degli insediamenti israeliani sui diritti civili, economici, sociali e culturali sul popolo palestinese.

Come COSPE con il progetto Terra e Diritti abbiamo su questo prodotto una serie di approfondimenti con specifico riferimento al diritto alla terra, all’accaparramento di risorse naturali, alla libertà di movimento, al diritto alla salute, all’accesso al lavoro negati e raccolto numerose storie di resilienza in Palestina. palestina.cospe.org

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani nel febbraio 2020 ha pubblicato un database che individua 112 aziende israeliane e multinazionali coinvolte in una serie di attività ritenute lesive dei diritti umani del popolo palestinese.

Oggi abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce e far contare la nostra firma per chiedere all’Unione Europea di fermare gli scambi commerciali con tutti i territori occupati illegalmente e far valere il diritto internazionale per tutti invece che gli interessi economici di pochi.

Ti chiediamo di firmare e far conoscere ad amici e conoscenti questa iniziativa

Scopri di più sulla campagna

Firma anche tu!

 

14/06/2022