Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: dipingi il mondo di arancione. Le iniziative di COSPE.

Iniziano oggi 25 novembre e fino al 10 dicembre (giornata mondiale dei diritti umani) i 16 giorni di mobilitazione contro la violenza sulle donne e la violenza di genere in tutto il mondo della campagna “Unite” del Segretario delle nazioni Unite, per la fine della violenza contro le donne entro il 2030 e portata avanti da Un Women. “Dipingi il mondo di arancione: finanziare, rispondere, prevenire, raccogliere!” è lo slogan per questo anno che ha visto un ulteriore aumento delle violenze contro le donne.

Mentre il mondo si è isolato nelle case a causa delle misure di blocco messe in atto per contenere la pandemia COVID-19, i dati ci raccontano, ovunque, di un aumento allarmante della pandemia di violenza contro le donne già esistente.

Fonti Onu ci dicono che nell’ultimo anno, 243 milioni di donne e ragazze hanno subito abusi dai loro partner in tutto il mondo. Nel frattempo, meno del 40% delle donne che subiscono violenza lo denuncia o chiede aiuto. Incapace di andare a scuola e disoccupati, la chiusura delle scuole e le difficoltà economiche hanno impoverito donne e ragazze, rendendole più vulnerabili allo sfruttamento, agli abusi, ai matrimoni forzati e alle molestie.

“La crisi è stata accompagnata da un picco di segnalazioni di violenza domestica, proprio in un momento in cui i servizi, come forze dell’ordine, servizi sanitari e rifugi, vengono dirottati per far fronte alla pandemia”, ha dichiarato. il Segretario generale delle Nazioni Unite nel rapporto “Responsabilità condivisa, solidarietà globale: rispondere agli impatti socio-economici della malattia da Coronavirus del 2019”.

COSPE da sempre in prima linea per i diritti delle donne e contro la violenza aderisce alla campagna e si mobilita in molte delle sedi estere per portare avanti azioni di contrasto alla violenza e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

In Italia, aderiamo alla campagna di mobilitazione che va dal 25 al 28 novembre  di NON UNA DI MENO (se ci fermiamo noi, sei ferma il mondo) e al manifesto femminista e transfemminista, che abbiamo contribuito a realizzare.

Lancia il progetto” Play for your rights” e ha organizzato il webinar per il 27 novembre “le parole per non dirlo”, una riflessione sul linguaggio sessista on line e come combatterlo.

Aderisce alle iniziative, inoltre delle Case delle donne di Pisa e Bologna con il Festival della violenza illustrata.  

In Albania sono in programma 16 giorni di incontri nei tre comuni del progetto WIN, sul riconoscimento e il contrasto alla violenza e sull’empowerment femminile, organizzati dal Centro donne “Passi leggeri” di Scutari, nostro storico partner.

Nel regno di Eswatini, le attività sono capillari e ogni giorno ci sono incontri e manifestazioni nelle 20 comunità coinvolte nel progetto Me Too.

A Cuba, il partner del nostro progetto Juntarte, Il centro Oscar Arnulfo Romero, ha in programma 16 giorni di attivismo per combattere la violenza contro e donne e bambine, attraverso incontri di riflessione e di impegno nella prevenzione e attenzione verso quella che viene definita un’altra vera pandemia globale, che è la violenza basata sul genere. Si tratta di campagne radiofoniche, televisive, campagne virtuali e workshop sulle buone pratiche da condividere, e si sviluppano in tute le province dell’isola.

In Ecuador siamo partner di ONUMUJERES nel progetto “Rafforzamento istituzionale per la protezione di bambine e bambine, adolescenti e giovani nella zona transfrontaliera tra Colombia e Ecuador, colpita da violenza e dal conflitto armato”.