#Playforyourrights: un progetto contro il sessismo e un webinair per raccontarlo.

In occasione  delle mobilitazioni del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, COSPE  lancia il nuovo progetto triennale Play for your rights! Innovative media education strategies against sexism and discrimination, sostenuto daProgramma Erasmus dell’Unione Europea, e che coinvolge quattro paesi Europei e sei partner internazionali (COSPE, Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, Centro Zaffiria, Mediterranean Institute of Gender Studies a Cipro, Women’s Issues Information Center in Lithuania, Medien+Bildung.com in Germania).  Lanciato questa mattina nell’ambito della conferenza di presentazione del Festival della violenza illustrata della casa delle donne di Bologna, il progetto sarà discusso durante il webinair del 27 novembre ( ore 18.15) sulla pagina facebook di COSPE.  Seguiteci e scoprite come si può lavorare sul linguaggio e la tecnologia con i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori. 

Secondo una recente analisi di Amnesty International, sui social quasi un contenuto su quattro che ha come argomento “donne e diritti di genere” offende, discrimina o incita all’odio contro le donne (o una donna in particolare). Da indagini europee emerge che una donna su dieci abbia già subito una forma di violenza virtuale sin dall’età di 15 anni. Sebbene abbiano assunto una nuova dimensione attraverso il web, le cause profonde dell’odio sessista precedono la tecnologia e sono fondamentalmente legate alla cultura patriarcale che continua a generare disparità di potere tra donne e uomini. Il discorso di odio sessista è una forma di violenza contro le donne che perpetua e aggrava la disuguaglianza di genere e per prevenirlo e contrastarlo occorre uno sforzo collettivo anche di carattere culturale ed educativo.

Il progetto mira a combattere il linguaggio d’odio di matrice sessista, gli stereotipi e le discriminazioni di genere tra gli adolescenti attraverso strategie di media education e pratiche di gamification e attraverso formazioni per insegnanti ed educatori e attività laboratoriali partecipative all’interno delle scuole superiori, il percorso vuole produrre insieme agli adolescenti coinvolti due giochi didattici: un Gioco di Carte e uno Urban Game, che aiuteranno studenti e studentesse a comprendere e contrastare in modo positivo il fenomeno del linguaggio d’odio sessista e delle discriminazioni di genere.

27 novembre 2020: IL WEBINAR DI LANCIO

All’interno del programma 2020 del Festival LA VIOLENZA ILLUSTRATA, organizzato dalla Casa delle Donne per non subire violenza ONLUS di Bologna, verrà organizzato venerdì 27 novembre alle 18.15 un webinar per raccontare il progetto e stimolare una riflessione sul tema. Il webinar sarà in diretta sulle pagine facebook di COSPE ONLUS e SILENCE HATE dal titolo Le parole per (non) dirlo. Strategie di contrasto al sessismo in rete con la partecipazione di Paola Rizzi di GIULIA (GIornaliste Unite LIbere Autonome) e Rete Nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni di odio, Silvia Carboni di Casa delle donne per non subire violenza Onlus, Vera Gheno – sociolinguista e Debora Angeli, responsabile tema diritti delle donne COSPE.

Il webinair andrà in diretta anche sulle frequenze di radio Città Fujiko

GIOCARE A CARTE CONTRO L’ODIO ONLINE

Il lancio del progetto sarà occasione per presentare al pubblico ed alla comunità educante il primo prodotto didattico che sarà disponibile online sul sito del Centro Zaffiria che ha lavorato alla stesura grafica e pedagogica. Un gioco di carte che è scaricabile a queso indirizzo: https://www.zaffiria.it/reazioni-strategiche-genere-e-linguaggio-dodio/, dal titolo Strategic  reactions, gender and hate speech, per adolescenti maschi e femmine dai 12 ai 18 anni, che mira ad aiutare gli adolescenti a identificare le varie forme di incitamento all’odio di genere e riflettere su come gli stereotipi e i pregiudizi di genere giocano un ruolo fondamentale nella costruzione della realtà e nel linguaggio che la descrive.

Il gioco punta anche a stimolare nei ragazzi e nelle ragazze l’attivazione di strategie di reazione al linguaggio dell’odio, lavorando sulla consapevolezza di se stessi, delle altre persone e delle proprie emozioni. Offrendo l’opportunità di mettersi nei panni di coloro che subiscono discorsi di odio, il gioco facilita il processo di empatia e supporto tra pari che può essere fondamentale per uscire da una situazione di prevaricazione. Le emozioni previste nel gioco sono sicuramente parziali rispetto al mondo emotivo di adolescenti: lo scopo dell’attività non è quello di essere esaustivo, ma di facilitare la riflessione e l’attivazione di un processo empatico rispetto a chi subisce una forma di violenza.

LA SITUAZIONE IN EUROPA

Le celebrazioni del 25 novembre saranno occasione per la presentazione delle attività anche negli altri paesi europei coinvolti dal progetto. In Germania si comincia con il coinvolgimento di 13 insegnanti di 6 scuole diverse, in 3 corsi di formazione online verranno presentati gli argomenti del progetto e verrà giocata una variante online del gioco. Successivamente nei primi mesi del 2021 ci saranno laboratori in presenza con studenti delle diverse scuole. Anche in Lituania il 25 novembre inizia una lunga sessione di corsi di formazione online con il coinvolgimento di 12 docenti e almeno 150 studenti studenti di 3 diversi istituti superiori della capitale.

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IL VOLANTINO DEL WEBINAIR 

 

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24 novembre 2020