David, ci lasciava un anno fa. Il primo maggio dedicato al nostro collega.

E’ già passato un anno da quando David ci ha lasciati. Era il primo maggio, un giorno di festa. Molti di noi stavano celebrando la giornata del lavoro e dei lavoratori tra manifestazioni e presidi. Era un giorno di sole.

Poi è arrivata la notizia. Da quel momento in poi, tutto è cambiato, la festa è finita e c’è stato spazio solo per la disperazione. Le telefonate si sono susseguite tra i colleghi prima increduli poi sgomenti. E tutti lontani: ci è mancato in quel momento, proprio come accade oggi, la possibilità di abbracciarci e piangere insieme David, morto a 31 anni in circostanze non chiare, nella piccola isola capoverdiana di Fogo a Capoverde.

Qui come cooperante seguiva per noi un progetto di eco turismo solo da alcuni mesi, ma era collaboratore COSPE di lungo corso: David Solazzo, agronomo esperto e appassionato era stato con noi in Angola per un progetto dedicato alla riforestazione, aveva lavorato per un po’ di tempo anche con la Fao e poi era tornato in Italia per lavorare con l’Università di Firenze e fare brevi missioni di cooperazione internazionale. Stava per rientrare, definitivamente da Fogo e dedicarsi ai suoi studi, alle sue ricerche e ai suoi sogni. E poi forse sarebbe anche ripartito per qualche altra meta interessante. Chissà. Purtroppo tutto questo non è successo e tutto è rimasto fermo a quel giorno terribile di un anno fa.

Purtroppo dopo un anno, le indagini aperte a Capoverde e, in contemporanea, anche a Roma, non sono state chiuse e tante domande su come e perché David sia morto sono ancora senza risposta. Tutto questo rende la ferita legata alla sua perdita ancora più profonda per la famiglia, gli amici e per i colleghi e le colleghe.

In attesa di conoscere la verità, che continuiamo a chiedere con forza a fianco della famiglia, però, questa grande comunità si è organizzata per ricordarlo nel migliore dei modi e perché il suo lavoro e la sua passione non andassero perduti e per fare sì che David, le sue idee, i suoi sogni rimanessero vivi.

Lo scorso 5 dicembre una giornata in sua memoria dal titolo “Cooperazione internazionale e ricerca scientifica per la conservazione della biodiversità e la valorizzazione delle culture locali”, si è svolta alla Scuola di Agraria di Firenze. Da lì è stata lanciata una campagna di crowdfunding sulla pagina facebook “Gli amici di David” e con i fondi raccolti è stata messa a disposizione una “borsa di studio” annuale per i tirocini della scuola COSPE di cooperazione internazionale (scadenza 31 maggio). In programma anche un “Premio annuale dell’Università di Firenze” per una tesi di laurea attinente ai temi della conservazione della biodiversità e della tutela delle foreste.

Anche la giornata di studi all’Università rimarrà un appuntamento fisso per ritrovarsi a parlare dei temi a lui cari della diversità bioculturale e noi ci metteremo tutto il nostro impegno perché oltre che una commemorazione diventi un modo per formare e ispirare nuovi studenti che di David, ricercatore, agronomo, professionista serio, possano prendere anche la l’ empatia, la curiosità, la capacità di intrecciare relazioni, e la vicinanza con le comunità locali, di cui voleva conoscere problemi e risorse per condividerle e costruire insieme un mondo più giusto per tutti. Proprio come quello che invocavamo un anno fa. Il primo maggio. Ciao David.