Diritti delle donne: tutti gli appuntamenti dell’8 marzo.

Indirizzi, date, manifesti e sfide: di seguito una panoramica delle iniziative dell’8 marzo e delle tante lotte delle donne in corso in Italia e in tutto il mondo a cura de Debora Angeli, responsabile diritti delle donne COSPE.  

Siamo di nuovo a ridosso dell’8 marzo e per il quarto anno viene indetto in Italia e in vari paesi uno sciopero dai movimenti femministi di “Non Una di Meno”. Quest’anno però l’8 marzo cade di domenica ed è stato pensato di avere per domenica 8 un lavoro di mobilitazione sui territori e lo sciopero per lunedì 9 marzo.

In Italia, in ogni città ci saranno eventi, proteste, manifestazioni, incontri, dibattiti. Per saperne di più e anche per rimanere aggiornati riguardo a eventuali cambiamenti di programmi relativi all’emergenza dovuta al coronavirus, basta andare sul sito web nazionale di “Non una di meno”. Qui il manifesto.  Anche alcuni sindacati hanno aderito e per capire meglio come aderire potete guardare il vademecum che trovate sempre sul sito di non una dimeno in prima pagina. Aderite e aderiamo!!!

Oltre a “Non una di Meno” molti altri soggetti stanno organizzando iniziative e dal mio piccolo osservatorio vedo che si moltiplicano le iniziative, anche nei luoghi più piccoli, anche a livello istituzionale e della tanta società civile impegnata su questi temi. Al di là dell’impostazione è una buona notizia.

Mi sembra anche importante condividere che anche i movimenti femministi in Italia sempre più si collegano a movimenti in altre parti del mondo e spesso attiviste di altri paesi vengono in Italia:  a marzo, dal 20 al 26, per esempio Moira Millán, portavoce del movimento Mujeres indigenas por el buen vivir,  il movimento che ha promosso il  “campo climatico” nel Lof mapuche liberato di Pillañ Mahuiza, in Puelwillimapu (Argentina), per poter incontrare altre realtà e parlare della situazione delle comunità mapuche, del movimento, della campagna contro il terricidio, della rete di lotte comuni.  Il 22 Mahuiza sarà a Pisa.

Ricordiamo poi che la battaglia delle case delle donne a Roma è ancora viva: sulla “Casa Internazionale delle donne” di Roma si stanno intercettando finanziamenti oltre alla raccolta fondi. Purtroppo la casa delle donne “Lucha y Siesta” invece è stata messa all’asta e hanno tagliato le utenze anche se le donne continuano a mantenerlo uno spazio dove da anni si fanno attività per le donne del quartiere, c’è un servizio anti-violenza e una rete importante di quartiere.Per saperne di più ecco l’ultimo appello.

Alcuni siti delle case delle donne rimangono una bella vetrina per avere informazioni anche su altri temi in un’ottica di genere: dalla questione migrazioni, diritti di cittadinanza, transizione economica ed ecologica. La casa Internazionale delle donne di Roma è uno di quei siti sicuramente da andare a vedere di tanto in tanto come il sito del centro documentazione delle donne di Bologna, la casa della donna di Pisa, il sito di D.i.r.e. e altri siti che sono sempre molto aggiornati.

Per quell’associazionismo interculturale delle donne che tanta parte ha avuto nella storia di COSPE,  soprattutto in Toscana, ci teniamo a condividere questa bella iniziativa del CESDI (Centro servizi Donne immigrate) di Livorno, una delle associazioni storiche interculturali di donne che COSPE ha sostenuto. L’iniziativa si chiama “MigraMente”: 7 incontri letterari in compagnia degli autori e delle autrici, per aprire la mente e il cuore, e scoprire la ricchezza della diversità. L’iniziativa è stata avviata a febbraio ma continua per tutto marzo (da verificare compatibilmente al nuovo decreto ministeriale).

Infine dal 9 al 20 marzo, si terrà a New York la sessantaquattresima sessione della Commissione sullo status delle donne che quest’anno cade anche nel venticinquesimo anniversario della quarta conferenza mondiale e l’adozione della Dichiarazione e Piattaforma di Pechino (1995).

Il 2020 è quindi considerato un anno pilota per l’accelerazione dell’equità di genere e per l’empowerment delle donne e delle ragazze in tutto il mondo. Come sappiamo bene questo obiettivo è ben lontano dall’essere raggiunto e solo quando le donne si organizzano e fanno pressione anche gli strumenti internazionali riescono ad incidere maggiormente. E’ per questo che la società civile delle donne partecipa a questi appuntamenti. Francesca Pidone della Casa della Donna di Pisa parteciperà come parte del gruppo internazionale di D.i.r.e.  Per avere maggiori informazioni su questo appuntamento e documentazione utile potete andare sul sito di Unwomen. 

Firenze, 2 marzo 2020