L’Africa in redazione: 12 giornalisti africani a parlare di migrazione con i media italiani.
“Mi può dire qualcosa rispetto ai contenuti del Memorandum che l’Italia ha firmato con la Costa d’Avorio in tema di immigrazione?” domanda il collega della radio pubblica ivoriana alla rappresentante del Ministero degli Interni presente all’incontro.
“Non potreste prevedere anche uno scambio in cui i giornalisti italiani vengono nei paesi di origine a vedere le condizioni di partenza e a capire le varie motivazioni che stanno alla base delle partenze dei migranti” chiede invece la collega dell’agenzia di stampa senegalese.
Forse non siamo più abituati a sentire dai giornalisti domande pertinenti, informate e anche un po’ “scomode” sul tema della migrazione.
Ma queste sono alcune delle tante domande che sono state poste dai 12 giornalisti di 4 paesi africani durante la settimana di incontri nelle testate italiane per discutere sulla copertura delle notizie sulla migrazione, organizzata dall’Associazione Carta di Roma e l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, nell’ambito del progetto Aware Migrants.
Lo scambio alla Stampa, Repubblica, all’ANSA e alla RAI svolta nella settimana dal 10 al 14 febbraio con i giornalisti che si occupano di immigrazione è stato l’occasione di evidenziare alcuni nodi critici, non solo dell’informazione sul tema, ma anche delle sfide che il giornalismo ha ovunque nel mondo nell’era digitale.
“Sullo scambio e il confronto si basa la conoscenza ed è quindi fondamentale per raccontare un fenomeno complesso come quello delle migrazioni” ha detto Valerio Cataldi, giornalista del TG3 e presidente di Carta di Roma.
E’ stata una settimana intensa per i colleghi della Costa d’Avorio, Senegal, Nigeria e Tunisia presenti a Roma, ma fruttuosa soprattutto per i giornalisti italiani che sono stati sollecitati a ritagliarsi del tempo, anche al di fuori dell’obbligo formativo, per uno scambio di informazioni, prospettive e contatti con quella parte di mondo così poco raccontata ma centrale per una ricostruzione completa e credibile di ciò che accade nel percorso migratorio.
Paesi africani, le cui dinamiche politiche, economiche e sociali sono ignorate dai più. Nel secondo rapporto “Illuminare le Periferie”, promosso da COSPE Osservatorio di Pavia FNSI e Agenzia per la Cooperazione, il numero dei servizi nei telegiornali italiani di prime time sui 4 paesi sono stati solo 27 in un anno. Il Senegal, che conta più di 100mila immigrati residenti in Italia, ed è addirittura totalmente assente.
“La mancanza della presenza dell’ Africa nei TG italiani è un gap enorme” ha sottolineato Roberto Natale, responsabile del Segretariato Sociale della RAI ed ha auspicato che le ONG, l’OIM insieme agli organismi di categoria dei giornalisti riescano ad ottenere un’audizione alla Commissione di Vigilanza della RAI per chiedere che la vigilanza sul pluralismo non si limiti alla misurazione dei tempi dei politici in tv ma includa la questione dei temi e dello sguardo sul mondo che deve essere chiesto al servizio pubblico.
Nell’epoca in cui cresce il fascino della disintermediazione e si ricorre sempre di più alla rete per informarsi, questo incontro ha confermato l’importanza del lavoro giornalistico, perché nel flusso enorme di informazioni c’è bisogno di un lavoro costante di verifica della fonti e di accuratezza, soprattutto su un tema politicamente strumentalizzato come quello delle migrazioni.
“L’occasione dello scambio è stata una felice intuizione ma non deve essere inteso come la conclusione di un progetto, quanto come l’inizio di un lavoro che ci auguriamo di poter sostenere e allargare per una rete fattiva di giornalisti transafricani ed europei che lavori insieme per migliorare la qualità dell’informazione su un tema così centrale e rilevante come quello delle migrazioni” ha concluso Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni.
Connessioni e contatti importanti che COSPE si è impegnato a valorizzare nei paesi in cui opera e in continuità con l’impegno di stare a fianco della buona informazione.