La storia di Attyia e delle persone con disabilità uccise a Gaza al Premio Nice di Firenze.

Il Premio Nice Città di Firenze (Teatro della Compagnia di Firenze, 1 dicembre 2023 ore 19 ), che da tanti anni ospita le iniziative di COSPE, sarà l’occasione per mostrare il video della giornalista Laura Silvia Battaglia aveva realizzato sul progetto REACT e in particolare sulla emblematica storia di Attiya, ragazzo con disabilità. Aveva 14 anni quando, mentre camminava verso il campo di famiglia al confine tra Gaza e Israele, fu colpito alla nuca da colpi di mitra partiti da un soldato israeliano. Attiya, che era finalmente riuscito a recuperare autonomia e uno standard di vita dignitoso, è stato ucciso dai bombardamenti israeliani l’8 ottobre. Saranno presenti: Caterina Rizzoni, a lungo cooperante COSPE a Gaza e Anna Meli, presidente COSPE. 

Laura Silvia Battaglia, giornalista e direttrice della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano, era stata con COSPE  nella Striscia di Gaza a fine febbraio scorso.

Sono circa 48mila le persone con disabilità a Gaza, pari a circa il 2,4% della popolazione, di cui più di un quinto sono bambini e bambine, rileva l’Ufficio di censimento palestinese. Il Medical Aid for Palestinians, con sede nel Regno Unito, afferma che solo tra marzo 2018 e ottobre 2019, 7.996 palestinesi hanno subito ferite da arma da fuoco agli arti. Tra i feriti, sono state effettuate 149 amputazioni, 24 persone sono rimaste paralizzate a causa di lesioni al midollo spinale e 15 persone hanno subito la perdita permanente della vista a causa delle ferite provocate durante le manifestazioni.

Grazie al progetto REACT realizzato da COSPE e EducAid con fondi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha fornito attrezzature, strumenti e sostegno psicologico ad Attiya e ad altre 150 persone con disabilità, circa 663 loro familiari erano riuscite a cambiare la loro vita quotidiana e le relazioni con importanti percorsi di autonomia.

Oggi sono più di 12000 i civili uccisi a Gaza di cui più della metà minori. Tra loro soprattutto persone con disabilità, i più vulnerabili -se possibile- nella catastrofe umanitaria in atto. “La situazione a Gaza e in tutta la Palestina – dice Anna Meli, presidente COSPE, ong che lavora in Cisgiordania e a Gaza da più di 20 anni- è il frutto di oltre 50 anni di occupazione militare e colonizzazione del territorio palestinese da parte di Israele, in palese infrazione del diritto umanitario internazionale, confermato da decine di documenti delle Nazioni Unite. La comunità Internazionale dovrebbe attivare iniziative di pressione nei confronti di Israele, per favorire un serio processo di pace giusta, nel rispetto del diritto di autodeterminazione del popolo palestinese, per un futuro di pace, richiesto a gran voce dai due popoli”.

L’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), di cui COSPE fa parte, ha attivato una raccolta fondi affinché la popolazione di Gaza possa ricevere aiuti umanitari e beni di prima necessità e perché le organizzazioni ad oggi ancora attive nella Striscia riescano a garantire attività di supporto psicologico e psicosociale e attività di gioco alle centinaia di migliaia di minori sfollati e alle persone più vulnerabili. E perché non un altro Attiya muoia ancora sotto le bombe.

LOCANDINA DEL PREMIO NICE 

https://www.ong.it/emergenzagaza/