Firenze città di pace sia promotrice di una conferenza internazionale di pace a Palazzo Vecchio

“Firenze, città di pace, si faccia promotrice di una conferenza internazionale per la pace in Medio Oriente” A chiederlo COSPE e altre associazioni della società civile fiorentina.

Il continuo evolversi della situazione in Medio Oriente ci impone un’altrettanta rapida risposta per provare a riportare pace e giustizia per i popoli che vivono in quei territori. Per questo COSPE, insieme a tanta parte della società civile fiorentina, lancia la proposta di una conferenza di pace da farsi a Palazzo Vecchio, riconoscendo nella nostra città e nel suo simbolo politico, un ruolo centrale nel dialogo di pace tra i popoli.

Nell’ultima settimana COSPE insieme a tante associazioni e tantissime cittadine e cittadini ha aderito convintamente all’appello lanciato da Padre Bernardo alla città di Firenze. I diecimila partecipanti al corteo di San Miniato a Monte hanno rappresentato per Firenze e per tutti noi un momento necessario per recuperare coralità nel dire e nel dirci che la pace in Medio Oriente è l’unica strada percorribile e che la pace inizia da un cessate il fuoco immediato. Insieme abbiamo camminato silenziosamente verso San Miniato a Monte uniti dalla volontà di testimoniare, con la nostra presenza, che solo riaffermando la centralità del diritto internazionale e con il dialogo possiamo mettere le basi di un futuro per tutte e tutti i cittadini in Medio Oriente. Ancora una volta Firenze ha saputo rispondere, forte della sua tradizione di città del dialogo e della pace.

Il nostro sincero ringraziamento va a Padre Bernardo per aver messo a disposizione la sua autorevolezza e aver fatto quello che era necessario fare. Il dialogo interreligioso è un tassello fondamentale della strada verso la pace. Ma sappiamo anche che non è l’unico come invece lascia trasparire la lettera aperta di Francesca Campana Camparini (non presente alla fiaccolata) inviata a Padre Bernardo gli scorsi giorni chiedendo che sia San Miniato a diventare luogo deputato al dialogo: grazie al nostro pluriennale impegno sul campo con progetti di solidarietà internazionale ed alla relazione costante che da anni manteniamo con la società civile e le associazioni per i diritti umani di Israele e Palestina, con gli attivisti delle due parti che si prodigano per la convivenza e la giustizia e quindi per la pace, sappiamo che questo percorso, verso la pace, è e deve essere anche politico: se vogliamo la pace non possiamo prescindere dalla sfera degli interessi e degli equilibri economici, sociali e politici di tutto il Medio Oriente.

Per questo altrettanto convintamente COSPE ha aderito all’appello “Pace e giustizia in Medio Oriente”, sottoscritto da oltre 40 organizzazioni del nostro territorio e da tantissime cittadine e cittadini per chiedere alle nostre istituzioni locali di impegnarsi affinché la politica risponda e si faccia carico per la sua ampia parte di lavorare per la pace.

Per questo crediamo che sia il momento che Firenze Città di Pace riscopra il suo ruolo di mediatrice politica nel più alto senso possibile, come tante volte ha fatto in passato, mai al ribasso e con grande senso civico grazie alla sua capacità di esercitare la nobile arte della diplomazia politica e favorire il dialogo, nel solco del meraviglioso insegnamento che ci ha lasciato Giorgio La Pira.

Sono le istituzioni e la politica a dover adesso dare dei segnali, insieme e accanto a lodevoli iniziative come quella di Padre Bernardo, ma senza lasciare spazio a strumentalizzazioni di alcun genere.

Per tutto questo COSPE lancia la proposta di una conferenza di pace da farsi a Palazzo Vecchio, sede delle istituzioni cittadine, luogo simbolo di incontro tra i popoli e negli ultimi anni spazio di convivenza e dialogo tra sindaci e istituzioni di tutto il mondo, promossi dalle nostre Istituzioni cittadine.

Per questo COSPE chiede alle istituzioni di convocare una conferenza di pace e si rende fin da subito disponibile per facilitare la realizzazione di questo incontro e la più ampia partecipazione da parte delle realtà cittadine che hanno dato dimostrazione di voler lavorare insieme per la pace e giustizia in Medio Oriente.

 

Firenze, 27 ottobre 2023.