Un attacco di Hamas scuote Israele che lancia l’operazione “Spada di ferro”. COSPE chiede che l’Italia e l’Unione Europea agiscano subito per un immediato cessate il fuoco.
“Da casa sentiamo i razzi, ne stanno lanciando di continuo, anche a Gerusalemme; è una situazione inverosimile, ci sono gruppi armati di Hamas dentro Israele. Sono in contatto con amici a Gaza e sono tutti sotto shock, nessuno si aspettava una cosa del genere” ci racconta Francesca Forte, la nostra cooperante che in questo momento si trova a Ramallah e sta bene.
Questa mattina è infatti scattato un improvviso attacco con razzi e incursioni da Gaza verso decine di località in Israele. In pochi minuti centinaia di razzi sono stati lanciati da Hamas verso il sud di Israele fino alla periferia di Tel Aviv, razzi diventati, secondo le autorità israeliane 2.500 in poche ore. I feriti sarebbero, al momento, circa 300. Ci sarebbero inoltre anche dei sequestri da parte dei miliziani di Hamas che avrebbero portato circa 35 israeliani, tra civili e militari, all’interno Gaza.(fonte pagine esteri)
La situazione è però chiaramente molto confusa e in continua evoluzione. Di certo c’è che Israele ha dichiarato lo stato di guerra e lanciato l’operazione “Spada di ferro” cominciando i bombardamenti su Gaza. Le autorità palestinesi invece non hanno ancora commentato.
“Le gravi notizie che ci giungono da Israele e Palestina scuotono ancora una volta le nostre coscienze di donne e uomini che credono in un futuro di pace per tutta l’umanità – dice Anna Meli, presidente COSPE da Roma dove si trova con una delegazione COSPE per partecipare alla Manifestazione indetta da CGIL – Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari e ai cari delle vittime di questa nuova ondata di violenze, che sarà molto probabilmente inaudita e innalzerà ancora il livello dei lutti e dell’ emergenza umanitaria nel tragico contesto israelo-palestinese”.
Purtroppo, la comunità e la diplomazia internazionali, concentrandosi quasi esclusivamente sul contesto ucraino, hanno permesso l’ escalation del peso e della violenza dell’ occupazione e della colonizzazione di Israele sul territorio palestinese, con la conseguenza di una ripresa delle ostilità su vasta scala anche da parte delle milizie palestinesi, a cui assistiamo in queste ore. Purtroppo, era sin troppo facile prevedere quanto oggi accade.
COSPE chiede quindi al governo italiano, all’Unione Europea e a tutta la comunità internazionale di agire per un immediato cessate il fuoco e per un negoziato di pace.
Chiediamo inoltre che ci sia un vero impegno ed iniziative concrete e immediate perché le armi tacciano il prima possibile, riducendo al massimo il numero delle vittime; che riparta immediatamente la diplomazia internazionale per la fine dell’occupazione militare di Israele nel territorio palestinese, nel ripristino del diritto internazionale; che altrettante iniziative internazionali operino per la cessazione delle operazioni militari da parte delle milizie palestinesi, evitando l’ingresso nel conflitto di altre componenti armate; che siano garantite in tempi immediati le operazioni di soccorso umanitario per la popolazione, che saranno essenziali nei prossimi giorni.
7 ottobre 2023