COSPE lancia la campagna Water Emergency Angola

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2023

COSPE LANCIA LA CAMPAGNA
WATER EMERGENCY ANGOLA

Firenze, 21 marzo 2023 – Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Il tema di quest’anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L’obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

COSPE sul contrasto e la riduzione del cambiamento climatico lavora da tempo in tutto il mondo con progetti mirati alla conversione agroecologica delle coltivazioni, a ridurre sprechi d’acqua e a portarla dove non c’è, a salvaguardare la biodiversità di ecosistemi fragili e sotto attacco dal Sahel all’ Amazzonia.  Progetti e campagne volti -sempre e in ogni caso-  a migliorare le condizioni di vita delle persone che più di altre subiscono sulla loro pelle gli effetti dei cambiamenti climatici a causa di siccità o, al contrario, alluvioni e inondazioni.

Esistono contesti, come l’Angola, paese in cui lavoriamo da più di 20 anni, dove ogni emergenza diventa catastrofe umanitaria. Per questo abbiamo lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi WEangola (Water Emergency Angola – weangola.cospe.org). La siccità di quest’anno è infatti più severa del solito: secondo Fao siamo di fronte alla peggiore crisi ambientale degli ultimi 40 anni. Le Nazioni Unite stimano che 7,3 milioni di persone nel mondo, tra cui quasi 4 milioni di bambini e bambine, soffrono la fame e hanno bisogno di assistenza a causa degli shock climatici, solo in questa regione, la siccità sta minacciando più di 1 milione di persone.

A pagare il prezzo più alto in Angola sono le province meridionali di Huíla e Cunene e Namibe dove COSPE lavora con il sostegno della campagna, per portare acqua a 4.000 persone minacciate dalla carestia e alle comunità agropastorali delle zone più remote ormai allo stremo.

Qui i fiumi sono scomparsi, si scavano buche a mani nude in cerca d’acqua, i campi di mais, miglio e sorgo sono una desolazione, la selvaggina è sparita e dove un tempo c’erano boschi di acacie, oggi restano foreste fossilizzate

Qui molte persone, spesso donne, sono costrette a percorrere circa 30 chilometri per raggiungere la fonte d’acqua più vicina. Dopo aver camminato così a lungo, molto spesso quello che trovano sono solo pozzanghere con più fango che acqua che purtroppo sono condivise anche con gli animali.

E l’acqua deve essere sufficiente sia per le loro famiglie che per il bestiame. In questa situazione donne, bambini e bambine sono i più colpiti dalla malnutrizione e dalle malattie.

COSPE grazie alle donazioni ricevute sta piantando 30 mila alberi con metodi innovativi (come il Sistema Vallerani che, grazie ad un aratro, permette di proteggere e riutilizzare l’umidità notturna e usarla) e capaci di garantire una riforestazione che non necessita di irrigazione, alberi portatori di acqua che serviranno a far piovere perché, come dice lo studioso Ernst Götsch, l’acqua si pianta.

Questa riqualificazione del terreno ormai in fase di desertificazione serve ad aumentare anche il foraggio per gli animali e quindi a garantire una buona autosufficienza alimentare per le popolazioni che vivono in queste aree.

In una giornata come questa, invitiamo tutti a sostenere con una donazione e diffondere la campagna WEangola grazie alla quale puntiamo oltre a piantare gli alberi, ad aumentare la costruzione di pozzi profondi vicini agli appezzamenti comunitari e di dighe di sabbia che trattengono la poca acqua della stagione delle piogge, impedendole di evaporare e anche a realizzare opere idriche aggiuntive per far fronte a questa emergenza e alleviare le gravi conseguenze della siccità.

 

Comunicato stampa