Basta odio online! L’appello dei promotori del progetto Effetto Farfalla per il #SaferInternetDay

Non solo di cyber attacchi si deve discutere oggi, Safer Internet Day, ma anche di protezione dall’odio che corre e scorre sempre di più in rete.   “L’odio online si radicalizza, si fa più intenso, più polarizzato. Appare evidente il ruolo di alcuni mass media tradizionali nell’orientare lo scoppio di “epidemie” di intolleranza. Tra le categorie più colpite, le donne ancora al primo posto, seguite dalle persone con disabilità e dalle persone omosessuali, tornate, dopo anni, nel centro del mirino”, cita l’ultima edizione della Mappa dell’Intolleranza di Vox Diritti

Una situazione drammatica che coinvolge i/le bambini/e e gli/le adolescenti, maggiori fruitori e fruitrici del web e di conseguenza anche vittime dei crescenti discorsi d’odio. Fenomeni come cyberbullismo e violenza online sono infatti molto aumentati negli ultimi anni così come sono aumentate le ripercussioni negative sulla vita dei giovani che utilizzano Internet.

Quattordici associazioni hanno deciso di promuovere insieme azioni di sensibilizzazione e di contrasto ai discorsi di odio con Effetto farfalla – Cambiamo le parole per cambiare il mondo, un progetto finanziato dall’Agenzia Italia per la Cooperazione allo Sviluppo e coordinato da COSPE

Obiettivo combattere questo fenomeno proponendosi di rafforzare nei e nelle giovani dagli 11 ai 19 anni comportamenti positivi per contrastare le discriminazioni e promuovere il rispetto di tutte le diversità, incoraggiando a un impegno attivo per sostenere le persone che ne sono vittima, con l’obiettivo di costruire una società capace di isolare e depotenziare questi fenomeni.

Secondo Vox Diritti sono proprio i social la “cinghia di trasmissione” tra forme più tradizionali di comunicazione, la sfera sociale e politica in cui il malessere individuale e collettivo trova terreno di diffusione. Come emerge dalle ricerche dell’Osservatorio Indifesa di Terres des Hommes e di ScuolaZoo, 6 studenti su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Con il 61,36%, sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media, e fra i maggiori rischi vengono annoverati il cyberbullismo, la perdita della privacy, il revenge porn, l’adescamento, lo stalking e le molestie online.

Se il filo fra online e vita reale è dunque sottilissimo, se non spesso invisibile – il 98% dei giovani intervistati del Rapporto Giovani 2018 dell’Istituto Toniolo sostiene infatti che l’hate speech virtuale abbia conseguenze anche nella vita reale – è sempre più urgente dentro un processo e un tempo collettivo capire cosa significhi discriminazione, quali siano le sue forme e la loro intersezionalità e come il mondo online possa amplificarne l’impatto sulla vita delle persone.

Il progetto Effetto farfalla parte dal presupposto che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema e attraverso il coinvolgimento dei giovani stessi in primis e della comunità educante tutta vuole costruire percorsi virtuosi in cui contribuire ad una diversa narrazione e offrire gli strumenti giusti per costruire una cultura delle differenze.

All’interno del progetto verranno elaborati un curriculum formativo per docenti ed educatori/trici e degli itinerari didattici e laboratori dedicati al tema dei discorsi d’odio e alla loro decostruzione. A partire dalle idee sviluppate da giovani studenti/sse e attivisti/e, verrà creata anche una campagna online con lo scopo di sensibilizzare sulla natura e le conseguenze dei discorsi d’odio e per diffondere un codice di comunicazione che aiuti a difendersi e a sostenere gli amici, ma anche a non cadere nella trappola dell’ostilità come reazione verso chi aggredisce verbalmente o discrimina.

Il Progetto Effetto farfalla – Cambiamo le parole per cambiare il mondo è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzatoda COSPE, Zaffiria, Lunaria, Amnesty International Italia, il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economica dell’Università di Bologna, Carta di Roma, CoNNGI, AIDOS, OSVIC, Emergency, Libera, Oxfam Italia, Gay Center e Regione Toscana.

Per maggiori info: https://www.cospe.org/progetti/68994/effetto-farfalla-cambiamo-le-parole-per-cambiare-il-mondo/