Terra di Tutti Film Festival: una finestra sul mondo attraverso visioni e parole

Torna a Bologna (e online) dal 6 al 11 ottobre 2022 il Terra di Tutti Film Festival promosso da COSPE e WeWorld. Un appuntamento giunto alla sua sedicesima edizione che, come ogni anno, che offre un programma fitto di proiezioni, talk ed eventi off in giro per la città e online per portare documentari e cinema sociale le voci da tutto il mondo.

Dopo due anteprime il 21 settembre all’arena Orfeonica e il 30 settembre al VAG, le proiezioni prenderanno il via al cinema Lumière di Bologna dal 6 al 9 di ottobre ma il festival potrà essere vissuto anche online e in tutta Italia grazie anche agli appuntamenti in streaming fino all’11 ottobre.

Sono 20 i titoli in concorso selezionati tra quasi 500 candidature da un gruppo di studenti e studentesse del corso di Storia e linguaggi del Cinema del Dams di Bologna con il coordinamento del direttore artistico Jonathan Ferramola

Tra i titoli in concorso in questa edizione “One Day One Day”, il film di Olmo Parenti sul caporalato in Puglia prodotto da Will Media; “Myanmar Diaries”, il film del collettivo The Myanmar Film Collective che racconta l’opposizione alle repressioni del regime birmano; “One More Jump” di Emanuele Gerosa sulla scena parkour a Gaza; “Tam Tam Basket”, il docufilm in cui il regista Mohamed Kenawi racconta com’è nata la prima squadra di basket di migranti di Castelvolturno e “Storia di Nessuno”, il documentario con la regia di Costantino Margiotta che racconta la storia di Giovanni Lo Porto, il cooperante ucciso da un drone militare a cui da sempre il Terra di Tutti Film Festival dedica un premio.

Non solo cinema ma anche tanti eventi fuori sala presso gli spazi del DAS, tra cui talk, libri, mostre e performance artistiche.

Tra i temi portanti del festival 2022: l’informazione indipendente e le tanti crisi globali che stentano a trovare spazio nell’agenda dei media mainstream. L’Afghanistan in primis sarà di nuovo protagonista di un film e della masterclass di Stefan Liberti il 6 ottobre (Lumiere). Lo stesso giorno ancora un approfondimento e una riflessione su media e attualità con l’incontro “Le crisi mediatiche e le crisi dimenticate”. Le voci e i racconti di reporter, giornalisti di inchiesta di radio e tv, documentaristi e illustratori. Tanti linguaggi per testimoniare e indagare in prima persona le tante crisi globali come guerre, pandemia, migrazioni (DAS, 6 ottobre).

Ma si parlerà anche di caporalato, in Italia e in Tunisia attraverso film, corti, progetti e testimonianze (DAS 7 ottobre) e di diritti Lgbtq+ in Africa con l’attivista Sam Ndlovu dallo Zimbabwe (in Italia grazie al progetto Out&Proud di COSPE), influencer e direttori dei principali festival cinematografici italiani a tema Lgbtq+ (DAS, 7 ottobre).

Come sempre si aprirà anche una finestra sul tema del razzismo in Italia, questa volta mettendo a confronto due diverse generazioni di attivisti cercando di comprendere non solo come questo fenomeno sia cambiato, ma anche come siano cambiate le lotte, le iniziative e gli strumenti per combatterlo (Das, 8 ottobre).

Non mancheranno focus su Palestina, Senegal, Cuba, Perù, Mozambico (il reportage a fumetti di Takoua Ben Mohammed al Cameo, pzz Pasolini, 8 ottobre) e poi mostre fotografiche (inaugurazione mostra Così lontane così vicine, Damslab, pzz Pasolini 7 ottobre), presentazione di libri.

Una settimana intensa di proposte, visioni e parole da cui uscire più ricchi, informati e consapevoli, una finestra sul mondo che il Festival apre con l’auspicio che non si chiuda subito dopo!

A fianco del festival, tante realtà come Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, AFIC (Associazione Festival Italiani del Cinema), Coop Alleanza 3.0, Emil Banca, e tante realtà sociali del territorio.

Il programma completo a breve su www.terradituttifilmfestival.org