Appello AOI urgente alle autorità ecuadoriane e italiane per l’emergenza in Ecuador.

La situazione in Ecuador sta degenerando, come provano le testimonianze del nostro cooperante a Quito. Ora anche la società civile italiana si sta mobilitando perché le richieste della popolazione ecuadoriana, scesa in piazza esasperata dagli effetti di una enorme crisi socio – economica, vengano ascoltate; perché cessi l’uso della forza e della violenza nei confronti dei manifestanti e perché le iniziative politiche del paese latinoamericano vadano verso un modello di sviluppo più equo, sostenibile, inclusivo e partecipativo.

Come membro di AOI, Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale e come ong italiana impegnata in Ecuador da più di trenta anni, lanciamo un appello alle autorità ecuadoriane, così come a quelle italiane ed europee per mobilitare ogni sforzo alla loro portata affinché:

sia rispettato il diritto delle comunità indigene e contadine e in generale della popolazione a manifestare pacificamente il proprio disagio sociale a fronte degli effetti della crisi socio-economica nazionale, aggravata dalla pandemia e dall’attuale contesto economico internazionale, e il proprio dissenso alle politiche governative;

sia revocata la decisione del ricorso all’uso progressivo della forza e cessino immediatamente le misure repressive che incrementano la tensione sociale; siano rispettati i diritti umani come sollecitato anche dai Relatori Speciali delle Nazioni Unite ed organizzazioni come Amnesty International e sia tutelata la vita dei manifestanti e di tutta la cittadinanza, anche proteggendo e rispettando le aree di pace e di assistenza umanitaria; – si stabiliscano le condizioni necessarie per un reale dialogo tra le parti, come auspicato anche da diverse voci della comunità internazionale

. Da parte nostra, confermiamo la volontà delle organizzazioni della società civile di AOI presenti in Ecuador di continuare a sostenere con iniziative di cooperazione internazionale la costruzione di un modello di sviluppo equo, sostenibile, giusto, partecipativo, interculturale e connotato dal rispetto e dall’esercizio dei diritti umani a partire dai segmenti della società maggiormente vulnerati.

 

In allegato l’appello integrale

 Informazioni sul Comunicato Relatori Speciali delle Nazioni Unite: 

27 giugno 2022