Tunisi: evento di lancio del progetto Restart.
Al via un progetto su economia sociale e micro imprenditoria per giovani di 5 regioni tunisine. “Occorre un cambiamento culturale rispetto alla percezione dell’economia solidale”: è il messaggio che esce forte e chiaro dall’evento di lancio del progetto “Restart – Riqualificazione Ecologica e Sociale dei Territori Attraverso il Rilancio dell’imprenditoria giovanile in Tunisia” che si è tenuto lo scorso venerdì 21 febbraio a Tunisi.
L’incontro, ospitato dal CITET (Centre International des Technologies de l’Environnement de Tunis), è stato l’occasione per una riflessione congiunta sulle sfide dell’economia sociale e solidale nel paese, prima fra tutti la necessità di dimostrare nel concreto le sue potenzialità come alternativa economica reale e come fattore di vero sviluppo territoriale grazie all’integrazione delle dimensioni di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Un processo che deve coinvolgere le comunità, i produttori, i consumatori, gli operatori finanziari, i consulenti d’impresa pubblici e privati, le istituzioni e le autorità locali.
L’ESS in Tunisia attraversa una congiuntura storica favorevole: è stata infatti depositata in Parlamento la proposta di legge quadro che regolerà il settore e si stanno attivando delle linee di credito dedicate. Tutto questo dovrebbe migliorare la situazione a breve, perchè finora in ogni caso l’ESS tunisina resta in gran parte nell’informalità, in assenza di strumenti normativi specifici e di meccanismi concreti che permettano la sua emersione e formalizzazione. Un passaggio fondamentale che significherebbe un cambiamento del tessuto economico sociale in toto. Durante o convegno è emerso chiaramente infatti che sviluppare l’ESS in Tunisia vorrebbe dire trovare risposte a quelle fratture che sono all’origine della stessa Rivoluzione: il divario centro-periferia, l’alienazione e disoccupazione giovanile, la lotta al sistema patriarcale e l’emancipazione delle donne. L’ESS non è solo fare economia ma significa far crescere i nostri territori in modo sano, inclusivo e sostenibile, creando delle alleanze su scala locale e internazionale.
Dal prossimo 3 marzo partiranno gli eventi di lancio nei governatorati coinvolti (Gabes, Jendouba, Mahdia, Sidi Bouzid e Sousse) e saranno anche l’occasione per presentare il primo bando per la raccolta di idee di impresa innovative all’insegna delle parole d’ordine uscite dal primo convegno: sostenibilità sociale e ambientale, cambiamento culturale, costruzione di meccanismi di fiducia, inclusione finanziaria, importanza delle reti territoriali, nazionali e internazionali, necessità di fare rete.