392- 5386480: il numero antirazzista di COSPE. Sarà attivo dal 2 marzo.

Presentato in una conferenza stampa il nuovo servizio di COSPE contro il razzismo: uno sportello aperto al pubblico e un numero attivi tutta la settimana per rispondere a una emergenza ad oggi “silenziosa”: quella delle tante vittime dei reati di discriminazione e di odio Crimini sempre più frequenti, ma ancora poco riconosciuti e soprattutto poco denunciati a causa di un clima di crescente e pericolosa rassegnazione delle vittime.

E’ per questo che COSPE, con il sostegno dell’iniziativa “Odiare ti costa”, promossa dall’associazione Tlon e dallo studio legale Wildside di Cathy La Torre e avvalendosi delle competenze della Rete Dafne e di ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), ha deciso di istituire, un servizio di ascolto, sostegno e assistenza alle persone vittime dei reati e discorsi d’odio razzista e della violenza xenofoba

Lo sportello sarà attivo presso la sede di COSPE (via Slataper, 10, Firenze) tutti i giovedì (dalle ore 10.00 alle ore 17.00).  Stesso orario per il numero telefonico di assistenza che sarà attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì  (10.00 – 17.00) mentre la segreteria telefonica sarà attiva h24.  Gli operatori COSPE raccoglieranno i singoli casi segnalati dalle vittime di odio e le orienteranno verso servizi specifici a consulenze legali e di esperti. Il numero, che sarà presto diffuso attraverso spot radio e volantini, è il: 392- 5386480.   

II dati di quest’emergenza, a cui questo servizio risponde, sono del resto sconcertanti: negli ultimi 5 anni la pubblica espressione dell’odio sotto forma di atti fisici o psicologici e discorsi che incitano all’odio, è aumentata esponenzialmente. Lo dimostrano anche gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) appena qualche settimana fa: tra questi colpisce il raddoppio dei reati discriminatori di razza, etnia, nazionalità, religione che passano dai 494 del 2016 agli 828 del 2017 e agli 801 del 2018. Nell’anno appena concluso se ne contano 969.  

Quest’iniziativa, nata nell’ambito “V-START – Sensibilizzazione e lavoro di rete per le vittime dei crimini d’odio”, si inserisce nel Patto Sociale contro il Razzismo lanciato dal Sindaco e dal Rettore il 6 dicembre scorso.