Le povertà nei TG, solo numeri e nessuna storia  Presentato il 4° Rapporto Illuminare Le Periferie – speciale Povertà

[ Capannori – Lucca, Centro Riuso Solidale, 17 dicembre 2021 ]

L’attenzione alla ripresa ha reso ancora più invisibile chi è ai margini, le storie, le persone  marginali e marginalizzate,  presenti nel 12,5%, dei servizi televisivi nel 2018 e che nel 2021 si azzerano. Questo secondo il 4° Rapporto Illuminare le Periferie – Speciale Povertà, presentato oggi a Capannori in provincia di Lucca nella simbolica cornice del Centro di Riuso Solidale. IL rapporto promosso da COSPE, FNSI, USIGRAI, AICS, in collaborazione con Caritas Italiana, TGR e Rai per il Sociale afferma che le storie che possono in alcuni casi possono solo spettacolarizzare il dolore, ma che in altri svolgono una funzione di attivazione dell’attenzione sono scomparsi dai telegiornali italiani. Lo riportano i ricercatori dell’Osservatorio di Pavia, Paola Barretta e Antonio Nizzoli, che hanno analizzato i dati dei TG di prime time delle 7 emittenti televisive di Rai, Mediaset e La7 nel periodo gennaio settembre 2021

Le notizie relative alla marginalità sono state complessivamente 468, in crescita sia rispetto al 2018 (408) e ancor più rispetto al 2020 (234, esattamente il doppio).

Il tema principale di quest’anno come degli altri anni analizzati è quello delle politiche di contrasto della povertà (66,7%), che torna sui livelli del 2018 (60,0%) e nettamente superiore al 2020 (39,7%), all’interno del quale gli argomenti più trattati sono il Reddito di cittadinanza e Il blocco

dei licenziamenti.

La seconda voce trattata dai telegiornali, anche se la metà rispetto all’anno scorso, è l’attività

del Volontariato (17,3%, contro 33,8% del 2020 e 6,6% nel 2018).  

Le povertà, e le storie dietro i numeri di un fenomeno drammaticamente in crescita, non trovano spazio adeguato neppure nelle trasmissioni di infotainment, indagate per la prima volta dal Rapporto, dove il tema è associato per lo più all’immigrazione soprattutto nelle reti Mediaset e mentre seppur in percentuali ancora ridotte, riguarda la condizione delle periferie geografiche e umane in quelle Rai.

Infine sebbene la povertà minorile sia in preoccupante crescita soprattutto tra i ragazzi e adolescenti nelle fasce 7-13 anni e 14-17 anni, le notizie che riguardano la povertà educativa, la scuola sono solo  l’1,7% sul complessivo delle notizie dei Tg, poco più di 500 notizie in 9 mesi e quasi tutte (8 su 10) incentrate sulla gestione organizzativa legata la Covid. Sono infatti l’82% le notizie che trattano la scuola nell’ottica della gestione sanitaria e solo il 18% quelle che affrontano gli altri problemi che toccano il sistema scolastico.

Don Marco Pagniello, neo direttore della Caritas Italiana ha sottolineato come sia sempre più necessario raccontare i nuovi volti delle fragilità e delle povertà, cercando di custodire nel racconto la dignità della persona.

I dati del Rapporto e le realtà creative e positive incontrate oggi a Capannori evidenziano come sia necessario per l’informazione del servizio pubblico non Illuminare dall’alto ma accendere tanti luci sul territorio e assicurare un racconto costante e immerso nella realtà sociale”, ha affermato Daniele Macheda, segretario generale dell’USIGRAI

E dai territori si deve ripartire anche secondo Giovanni Parapini, Direttore di Rai per il Sociale, che ha sottolineato come “la RAI deve essere lo specchio della società italiana, e saper quindi rappresentare con onestà e indipendenza le disuguaglianze che la attraversano, contribuendo a combattere, informando adeguatamente i cittadini, la cultura dell’indifferenza

Giuseppe Giulietti, presidente della FNSI, ha ribadito l’impegno costituzionale che vincola il diritto all’informazione all’articolo 3 della Costituzione, per cui “in un paese civile le povertà vanno contrastate ogni giorno anche Illuminando le Periferie e restituendo centralità e dignità a tutte le persone”. Giulietti ha lanciato anche la proposta di corsi di formazione per i giornalisti sui dati di questo rapporto da proporre a livello nazionale e sui territori, proposta raccolta da Anna Meli di COSPE che ha ribadito l’importanza di dare voce ai giovani, la categoria che sta subendo più di altre le conseguenze della pandemia, alle povertà contemporanee, e di raccontare temi ‘ai margini’, disagio sociale, povertà educativa, disoccupazione e disuguaglianze per far esistere le questioni e le persone

Le associazioni giovanili del territorio – Associazione Lillero, Cooperativa Calafata, Associazione Daccapo, Gingerzone, intervenute durante la diretta facebook, che diventerà anche una trasmissione televisiva fruibile su Rai Play grazie alla collaborazione di Rai per il Sociale, lanciano infine l’idea alla RAI di uno spazio settimanale dove, al pari di Linea verde, linea blu e linea bianca, si crei l’opportunità per il pubblico italiano di conoscere, far vivere le esperienze di economia circolare, riuso, baratto e solidarietà che creativamente animano e plasmano le realtà di tante province italiane.

Il rapporto completo Illuminare le Periferie è scaribile dal sito COSPE – www.cospe.org

La diretta sarà poi disponibile su RaiPlay e sul canale YouTube della Rai www.raiplay.it/    –   www.youtube.com/c/rai/featured

 

Qui il rapporto scaricabile:

illuminare le periferie_poverta_2021

 

La diretta sarà poi disponibile su RaiPlay e sul canale YouTube della Rai www.raiplay.it/    –   www.youtube.com/c/rai/featured

 

17/12/2021