“Le guerre delle donne”. Presentazione del libro di Emanuela Zuccalà.

“La violenza contro le donne è un ostacolo enorme nel raggiungimento di pace, sicurezza e benessere comuni, e la strada per cambiare realmente e concretamente la vita di donne e ragazze è ancora tutta in salita” dice Emma Bonino, senatrice e fondatrice di “Non c’è pace senza giustizia”, nella sua prefazione al libro di Emanuela Zuccalà, “Le guerre delle donne”, appena uscito per Infinito Edizioni.

Lo presentiamo in anteprima il 5 marzo alle ore 18.30 in diretta sulla pagina facebook di COSPE. Oltre all’autrice interverranno: Debora Angeli, COSPE, Adele Teodoro, ginecologa volontaria nelle carceri femminili e una delle protagoniste del libro, Diye Ndiae, assessora alle pari opportunità e alla cooperazione internazionale del Comune di Scandicci.

Emanuela è una giornalista, una scrittrice e anche una regista, da sempre impegnata sul fronte dei diritti delle donne. Con COSPE, che ha dato il patrocinio del libro, Emanuela è stata in Palestina, in Algeria e in Albania. Le storie dei suoi incontri in questi due ultimi paesi sono raccontate nel libro, tra le altre: Hope, Marie Claire, Erbenia, Fanny, Adele etc…  Trenta nomi, e trenta voci dall’Africa al Brasile fino all’Europa, tanti contesti, tanti vissuti che però hanno un unico denominatore, il riscatto, la forza, la resistenza, le lotte di queste donne e il valore della sorellanza nel dire no alla violenza e alle ingiustizie.

“Le storie che Emanuela Zuccalà ha scelto di raccontare – dice ancora Bonino –  sono storie di donne che provengono da Paesi e ambienti differenti, hanno età diverse, hanno combattuto – e combattono – guerre diverse, ma nessuna di loro è mai veramente sconfitta, sopraffatta o arresa. Tutte resistono con forza, si ribellano ai ruoli loro imposti, pagando spesso non solo le conseguenze delle violenze subìte, ma anche la “colpa” di averle subìte e di aver saputo resistere”.

In un mix tra reportage e racconto intimo Emanuela ci porta per mano nella vita di queste donne, testimonianze preziose che raccontano anche molto di tutte noi. “Volevo che queste testimonianze non si perdessero – dice Emanuela nella prefazione – Volevo fissare queste storie da qualche parte, come appenderle con le puntine a una parete, una accanto all’altra, per averle tutte davanti, renderle eternamente presenti”.

 

L’AUTRICE

Emanuela Zuccalà ha  vinto numerosi premi giornalistici e cinematografici, fra cui il Press Freedom Award di Reporters sans Frontières. I suoi progetti multimediali Uncut e Crossing the River sono diventati, negli anni, delle campagne internazionali per i diritti delle donne africane. Tra i suoi libri, tradotti in varie lingue: Sopravvissuta ad Auschwitz. Liliana Segre, testimone della Shoah (Paoline); Donne che vorresti conoscere (Infinito edizioni, 2014); Giardino Atomico. Ritorno a Chernobyl (Infinito edizioni, 2017).