COSPE esprime sconcerto sulla decisione di eseguire -senza proroga- lo sfratto della moschea di piazza dei Ciompi
Firenze, 15 dicembre 2022 – E’ da anni che la comunità musulmana di Firenze, a partire dal suo Imam Izzedine Elzir, si adopera per trovare una soluzione adeguata in accordo con l’amministrazione comunale e le altre comunità religiose, che già unanimemente si sono espresse a favore.
Se cattolici, protestanti, ortodossi, ebrei, induisti, buddhisti, liberi pensatori e atei hanno diritto a seguire liberamente la loro religione e a disporre di luoghi di culto, non si vede proprio come tale diritto potrebbe essere negato solo ai musulmani che ormai con i loro quasi due milioni di fedeli in tutta la penisola (dei quali circa 20.000 italiani convertiti) sono la seconda confessione religiosa d’Italia dopo i cattolici.
Eseguire sgomberi, sfratti senza concertare delle soluzioni alternative è l’esatto contrario di quello che si predica quando si parla di favorire l’integrazione. Serve solo a minare le basi per un dialogo e una pacifica e costruttiva coesione sociale che la Comunità musulmana di Firenze ha sempre promosso.
Mentre il Comune si rende disponibile a trovare un posto per un centro di detenzione per immigrati da rimpatriare, non offre niente per evitare che i fedeli musulmani di Firenze finiscano con il pregare lungo il marciapiede.
Il fatto poi che si sia scelto di sgomberare la moschea di venerdì, giorno di preghiera, al di là di qualsiasi motivazione logistica, sembra una provocazione ulteriore, un tentativo di creare un incidente che rischia di alimentare un sentimento islamofobico.