Assemblea Mondiale per l’Amazzonia contro l’etnocidio, l’ecocidio e l’estrattivismo aggravati dalla pandemia.

L’Amazzonia è pervasa di morte nelle loro comunità, villaggi, città e paesi.

 

I popoli della foresta ci invitano a svegliarci a prendere coscienza a dire basta alla deforestazione agli incendi, alla contaminazione dei fiumi, ci chiama a difendere e condividere la cultura dell’Amazzonia. La Coica, che rappresenta 500 popoli della conca Amazzonica, ci comunica che non abbiamo più tempo, e ci invita a lasciare ogni egoismo e rabbia e a partecipare all’Assemblea Mondiale per l’Amazzonia. 

Coica, è tra gli organizzatori dell’Assembela, che si terrà il 18 e il 19 luglio on line è  che ha come obiettivo di rifiutare l’etnocido, la morte di popoli e delle loro conoscenze e cultura ancestrali, l’ecocidio, la morte della natura, di animali, piante, ecosistemi e estrattivismo, estrazione di legno legale e illegale e minerali per il commercio internazionale, trasformando i beni comuni un denaro. Questi 3 fattori sono stati profondamente aggravati a causa del Covid-19.

I Popoli della foresta soffrono secoli di indifferenza, abbandono, sfruttamento, estrattivismo, razzismo ed etnocidio. Questa regione, che è essenziale per la stabilità dell’ecosistema terrestre, sta subendo un deterioramento del quale sono responsabili le imprese agroindustriali, le monocolture, la piantagione di semi transgenici, l’agro-carburanti, l’estrazione legale e illegale, l’estrazione e fuoriuscita di idrocarburi, la biopirateria, i megaprogetti idroelettrici e fluviali, le linee di trasmissione e strade mal pianificate, le organizzazioni finanziarie internazionali e i loro prestiti e investimenti, il traffico di droga e criminalità organizzata .

Il Covid-19 ha aggravato la situazione già tragica: 600.000 contagiati, 20.000 morti, 170 popoli contaminati. Molti leader sopravvissuti a minacce e attentati sono morti a causa del Covid portandosi via conoscenze, storia e cultura millenarie.

E’ un momento cruciale. L’emergenza da coronavirus ha messo a nudo e rivelato la situazione di vulnerabilità, di violazioni e di invisibilità delle popolazioni indigene della foresta.

I governi del Nord e del Sud, neoliberisti e progressisti, per riattivare l’economia per uscire dalla crisi dell’epidemia,  rendono le disposizioni giuridiche ambientali più flessibili, per promuovere ulteriormente l’estrattivismo.

Molti stanno combattendo e resistendo a questa distruzione. Le donne dell’Amazzonia sono le più minacciate e allo stesso tempo le più creative e attive nella difesa dei loro territori.

Le sfide sono molto grandi e l’unità nella diversità è urgente e indispensabile. Il ruolo protagonistico e di guida dei popoli nativi, dei custodi dell’Amazzonia è cruciale.

Di fronte a questa realtà, movimenti, gruppi, reti, attivisti e organizzazioni delle popolazioni indigene, maroon, rivieraschi, siringueros (caucheros), caboclos, castagne, agricoltori, artisti, religiosi, difensori della natura, comunicatori, accademici, donne, giovani e residenti delle città amazzoniche, hanno deciso di alzare la voce in difesa dell’Amazzonia, una regione che ha contribuito allo sviluppo mondiale per secoli e che è fondamentale per il futuro dell’umanità.

Per tutto questo è stata convocata l’Assemblea! E per questo COSPE parteciperà in ben tre delle sue sessioni. 

L’Assemblea vuole trovare nuove strade nuove da percorrere insieme, per liberare l’Amazzonia e i suoi popoli dalle violazioni che sta subendo e difendere la loro vita e il futuro.

I popoli dell’Amazzonia dei popoli originari rivendicano il diritto all’autoderminazione, non vogliono essere considerati vittime ma portatori di interesse e proposte.

L’obiettivo è quello di articolare un’alleanza al servizio di piattaforme e campagne esistenti, per rafforzare le azioni e gli impatti in difesa dei diritti umani, dei diritti delle popolazioni indigene e dei diritti della natura.

Il primo giorno dell’Assemblea sarà dedicato alla riflessione e al dibattito sui problemi dei paesi e della regione panamazzonica. Il secondo giorno saranno discusse le proposte di tre campagne:

1: Campagna globale per affrontare i gravi impatti di Covid 19 su popolazioni indigene, discendenti afro e da tutta l’Amazzonia.

2: Campagna globale per boicottare prodotti, aziende, investimenti, politiche governative, accordi commerciali ed estrattivismi che distruggono l’Amazzonia:

3: Giornate globali di mobilitazione per fermare l’etnocidio, l’ecocidio e l’estrattivismo e salvare l’Amazzonia che è essenziale per affrontare il cambiamento climatico.

L’Assemblea mondiale per l’Amazzonia si svolgerà sabato 18 luglio e domenica 19 luglio alle ore 15:00 in Ecuador, Colombia e Perù, ore 16:00 in Bolivia, Cile, Paraguay, Guyana e Venezuela, e alle ore 17:00. 00 da Brasile-San Paolo, Guyana francese e Suriname, e alle ore 22:00 da Italia. Ogni giorno si svolgerà una sessione di due ore e mezza e avremo una traduzione simultanea in spagnolo, portoghese, inglese e francese.

COSPE parteciperà alle varie sessioni, accompagnando la discussione e sostenendo il processo di difesa dell’Amazzonia e le varie iniziative che saranno proposte da COSPE a breve con una campagna specifica.

Partecipa! Dobbiamo agire adesso, non abbiamo più tempo, o agiamo adesso o perdiamo un bioma e la sua ricchezza ancestrale. Il mondo intero deve prendere coscienza della importanza cruciale che l’Amazzonia riveste per l’equilibrio del pianeta, per la ricchezza culturale che contiene per la visione e l’ispirazione che l’Amazzonia ci propone nella revisione del nostro modello di vita.

Per partecipare a questo processo e ricevere il rispettivo link Zoom, è necessario compilare il seguente modulo https://forms.gle/UbPArHEebwV9jxG99

La prima assemblea mondiale per l’Amazzonia sarà anche trasmessa su Facebook in diretta e YouTube

Un’umanità sana con un futuro ha bisogno di foreste e popoli amazzonici vivi.