VITTIME E TESTIMONI DI VIOLENZA REAGITE, NON SIETE SOLI

La campagna “Stand Up for Victims Rights” nasce per informare e sostenere chi subisce aggressioni, fisiche e verbali, motivate da pregiudizi basati su nazionalità, colore della pelle, religione, orientamento sessuale e identità di genere.
La campagna nasce in un periodo in cui il fenomeno dei crimini di odio è particolarmente violento e ha raggiunto livelli allarmanti (link a un po’ di muneri) e, da un lato, mira a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica e, dall’altro, intende fornire strumenti concreti per combattere razzismo, omotransfobia, islamofobia e antisemitismo.
Stand Up for Victims Rights è stata presentata al pubblico il 22 luglio, giornata europea contro i crimini di odio, nell’ambito del festival promosso da Amnesty International Italia, che è partner della campagna, “Voci per la libertà – una canzone per Amnesty”, in programma a Rosolina Mare (Rovigo) dal 22 al 25 luglio.
Gli opuscoli “Conosci i tuoi diritti”, la mappa dei servizi sul territorio, vademecum delle azioni da intraprendere per difendersi da razzismo, omotransfobia, islamofobia e antisemitismo e quattro video di sensibilizzazione sono tra i prodotti della campagna.

COSA SONO I CRIMINI DI ODIO

I crimini d’odio sono reati comuni ma con un’aggravante: hanno un movente discriminatorio. Quasi ogni reato può diventare un crimine d’odio: ciò che trasforma un’aggressione o una persecuzione in crimine d’odio è il fatto che la vittima  venga ‘scelta’ sulla base della sua appartenenza (o presunta appartenenza) ad un certo ‘gruppo’: ad esempio se  indossa un simbolo religioso, come  la kippah o il velo, se ha il colore della  pelle o tratti somatici diversi da quelli  della maggioranza delle persone che la  circondano; se mostra atteggiamenti  affettuosi verso persone del suo stesso sesso. Nei crimini d’odio l’attacco  non nasce da ragioni personali: le persone vengono attaccate non per gli individui che sono, ma per la loro identità  sociale o appartenenza ad un gruppo sociale.

QUALCHE NUMERO

Il 2020, l’anno della pandemia, ha portato in superficie e esacerbato in tutta Europa l’intolleranza  nei confronti di minoranze etniche, religiose e comunità LGBTQI+ . Fenomeno già ampiamente diffuso in Italia come nel resto del Vecchio Continente. In dieci anni i crimini d’odio registrati nel nostro Paese dal ministero dell’Interno sono esplosi passando da 134 a 1119 nel 2019, dei quali oltre il 70% di matrice razziale e religiosa . Quasi 300 i casi segnalati invece dalle associazioni della società civile . E in tempi di distanziamento, complice l’anonimato garantito da Internet, in rete sono proliferati i discorsi d’odio, spesso alimentando teorie cospirazioniste e disinformazione circa le origini del virus .

OPUSCOLI

Gli opuscoli “Conosci i tuoi diritti” capaci di spiegare con semplicità cosa si intende quando si parla di crimini d’odio e cosa sono in particolare razzismo, omotransfobia, islamofobia e antisemitismo. Oltreché sui canali social, le brochure verranno diffuse, in formato cartaceo, attraverso una rete capillare di associazioni che difendono i diritti umani.

Ogni opuscolo include una mappa dei servizi sul territorio ai quali rivolgersi per chiedere supporto: sportelli, consulenze legali, sostegno psicologico, helpline, associazioni, istituzioni.

Conosci i tuoi diritti

Sul sito dedicato al progetto puoi trovare le brochure anche in altre lingue. Vai qui!

Mappa dei servizi

Vademecum

VIDEO – «L’ODIO LASCIA SEMPRE IL SEGNO. NON RESTARE INDIFFERENTE»

Nei video realizzati per la campagna, gli insulti feriscono letteralmente i volti dei protagonisti fino a farli sanguinare.  «L’odio lascia sempre il segno. Non restare indifferente» non a caso è lo slogan che accompagna  le quattro clip, dedicate a razzismo, omotransfobia, islamofobia e antisemitismo.

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IL PROGETTO

La campagna è nata nell’ambito del progetto europeo “Stand up for victims rights – Fostering rights of the victims of hate crimes through support and ‘civil courage’” –  che vede tra i partner Amnesty International Italia, Associazione ALETEIA – Studi e ricerche giustizia riparativa e mediazione, Human Right House Zagreb, PZS, ZARA e WEISSER RING. Il progetto è cofinanziato dal programma Justice dell’Unione Europea (2014-2020)