77esimo anniversario della Nakba: la società civile chiede lo stop al genocidio nella Striscia di Gaza

Questa mattina, in occasione del 77° anniversario della Nakba, Amnesty International Italia, insieme ad altre organizzazioni della società civile*, ha organizzato un presidio davanti alla Farnesina, chiedendo lo stop immediato al genocidio perpetrato da Israele contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.

Il 15 maggio ricorre il Giorno della Nakba (“la Catastrofe”), in memoria dello sfollamento forzato di oltre 800.000 persone palestinesi avvenuto nel 1948 con la creazione dello Stato di Israele. Oggi la maggior parte della popolazione della Striscia di Gaza è composta da discendenti di chi sopravvisse alla Nakba, costretti da decenni a vivere in esilio, senza il diritto al ritorno e soggetti a continue violenze e trasferimenti forzati.

I recenti annunci di Israele di voler intensificare le operazioni militari e occupare interamente la Striscia di Gaza rischiano di aggravare ulteriormente questa ingiustizia storica.

“Quello che sta accadendo a Gaza è totalmente inaccettabile – ha detto anna Meli, presidente di COSPE –  è un genocidio e la comunità internazionale e il nostro Governo devono prendere una posizione ferma, contro quello che sta accadendo a Gaza. Sono troppo timide e carenti le parole che abbiamo ascoltato finora da parte del Governo italiano. Servono atti concreti, serve una presa di posizione: il riconoscimento della Corte penale internazionale e della sua sentenza, e dall’altra occorre fermare subito gli accordi commerciali e militari. Queste le richieste immediate che il nostro Governo è in grado di accogliere, così come il riconoscimento dello Stato di Palestina, come è accaduto in Spagna e in altri paesi. Non è più tempo di aspettare. Bisogna agire adesso”.

 

*ActionAid, Anpi, AOI, Arci, Articolo21, AssopacePalestina, Cospe, Cred, Defence for Children International Italia, Donne in nero, Greenpeace Italia, Sbilanciamoci, Terres des Hommes.

 

15 maggio 2025