Commissione “Pace e diritti” del Comune di Firenze chiede intervento del Governo per il cooperante Alberto Trentini. La testimonianza di COSPE.
“La Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione ha votato, all’unanimità, una risoluzione che verrà proposta e approvata nel Consiglio Comunale odierno” spiega la presidente della Commissione Stefania Collesei.
“Questo atto – afferma Caterina Arciprete, prima firmataria della risoluzione – ripercorre i 4 mesi di detenzione del nostro cooperante Alberto Trentini, in missione per la ONG Humanity e Inclusion, arrestato senza alcun capo d’accusa, il 15 novembre 2024, in Venezuela. Da allora, non c’è stato alcun contatto né con la famiglia, né con l’avvocato, né col Consolato”.
Alla conferenza stampa di presentazione della risoluzione sono intervenuti Roberto Barbieri, direttore di OXFAM e Anna Meli, presidente di COSPE. Barbieri e Meli hanno ricordato il ruolo di pace dei cooperanti che, con passione e professionalità, operano in ogni angolo del mondo.
” Alberto Trentini – dice Anna Meli – è uno di noi, fa parte della grande comunità dei cooperanti che ogni giorno lavora con professionalità, competenza e passione civile in tantissimi paesi del mondo. Fino dalla notizia del suo fermo come ong ci siamo mobilitati e continueremo a farlo anche aderendo al digiuno a staffetta, iniziato lo sorso 5 marzo, fino a che non avremo risposte certe. Il governo si deve mobilitare per riportare il nostro concittadino a casa e anche affinchè, fino ad allora, gli siano garantiti i diritti minimi che spettano anche ai detenuti: condizioni di carcere umane, la possibilità di comunicare con la famiglia e gli avocati. Cosa che ad oggi non sta avvenendo. Importante questa iniziativa del Comune di Firenze voce autorevole per chiedere intervento più deciso da parte del Governo”.
Presente sia in Commissione che alla conferenza stampa Chiara Trevisani, vicina al Comitato della famiglia di Alberto. Accorato il suo appello affinché il Governo continui la sua opera e si faccia sempre di più.
“Alberto deve tornare libero, dalla sua famiglia, dai suoi affetti – afferma Chiara Trevisani – perché Alberto è un uomo e la vita di un uomo va protetta. Alberto è un pezzo bello del nostro Paese”.
“Nell’atto – concludono la presidente della Commissione Stefania Collesei ed il vice presidente della Commissione Dmitrij Palagi – si chiede al Governo di porre in essere tutti gli sforzi diplomatici necessari per ottenere informazioni ufficiali e dettagliate sulla situazione di Alberto Trentini; di attivare urgentemente un dialogo costruttivo con le autorità venezuelane per garantire l’incolumità e il rispetto dei diritti fondamentali di Alberto; a intraprendere tutte le azioni diplomatiche necessarie per ottenere la sua liberazione e il suo rientro in Italia nel più breve tempo possibile; a informare periodicamente il Parlamento e la famiglia Trentini sugli sviluppi della situazione e sulle azioni intraprese”.
12 marzo 2025