DDL Sicurezza: un attacco alla democrazia
È approdato in Senato il controverso Disegno di Legge Sicurezza, dopo l’approvazione alla Camera. Un provvedimento che si fonda su misure repressive e liberticide, trasformando il dissenso in reato, colpendo movimenti e opposizioni sociali e criminalizzando i problemi del Paese anziché affrontarli.
Le norme contenute nel DDL Sicurezza prevedono l’aggravamento delle pene per chi occupa case, manifesta attraverso disobbedienza civile o resistenza passiva, per i detenuti in sciopero della fame contro le condizioni carcerarie e per i migranti irregolari, ai quali si nega persino il diritto di comunicare con i propri cari.
Una repressione che penalizza i più deboli e chiunque scelga di opporsi pacificamente a un sistema ingiusto.
Questa deriva autoritaria è stata già denunciata lo scorso dicembre da una grande manifestazione nazionale, che ha visto oltre 100.000 persone sfilare a Roma. La mobilitazione è culminata con la creazione della “Rete No DDL Sicurezza – A pieno regime”, di cui COSPE fa parte, che riunisce forze sociali, associazioni, studenti, movimenti territoriali, sindacati e amministratori locali in una battaglia comune per la difesa dei diritti e della democrazia.
Il disegno di legge rappresenta una grave ferita alla democrazia. Criminalizzando il dissenso pacifico, il governo non solo ignora le vere emergenze del Paese – sicurezza sui luoghi di lavoro, dissesto idrogeologico, scuole in condizioni fatiscenti – ma cerca di rafforzare il controllo autoritario.
Mobilitazioni in tutta Italia e oltre
La Rete No DDL Sicurezza ha delineato un fitto calendario di iniziative per contrastare il provvedimento:
- 17 gennaio: “100mila luci contro il buio del regime”, manifestazioni in tutta Italia per rivendicare il diritto alla protesta libera.
- 3-5 febbraio: carovana a Bruxelles, per portare il dibattito sui rischi di autoritarismo in Italia al Parlamento Europeo.
- 14-15 febbraio: mobilitazioni territoriali contro le “zone rosse” e per rafforzare l’opposizione sociale.
- 15-16 marzo: partecipazione all’assemblea transnazionale del Network Against Migrant Detention per discutere delle politiche di detenzione migratoria.
- 28-30 marzo: adesione all’assemblea europea Reset, con la rete eco-trasfemminista, in vista dello sciopero sociale.
COSPE sostiene e partecipa attivamente a queste iniziative, ribadendo la necessità di difendere i diritti fondamentali, le libertà e la democrazia del nostro Paese. Insieme alla Rete No DDL Sicurezza, ci impegniamo per costruire una resistenza diffusa e radicata nei territori, capace di contrastare le politiche repressive e di promuovere un cambiamento reale. La battaglia contro il DDL Sicurezza è una battaglia per tutti: lavoratori, studenti, associazioni, cittadini. Perché difendere il diritto al dissenso significa difendere il cuore della nostra democrazia.