Una zona libera dalle armi nucleari. La richiesta di 25 associazioni per la pace in Medio Oriente all’Onu.

“Una zona in Medio Oriente che sia libera dalle armi nucleari e da quelle di distruzione di massa” Questa la richiesta fatta alle istituzioni da 25 associazioni italiane, a cui anche COSPE partecipa in quanto ente promotore di pace e cooperazione tra i paesi, in occasione della quinta sessione ONU della Conferenza per la realizzazione in Medio Oriente di una zona libera da armi nucleari che si terrà dal 18 al 22 novembre 2024. 

In quanto organizzazione presente da anni in Medio Oriente rilanciamo il comunicato stampa dell’iniziativa.

 

“L’Italia partecipi attivamente alla definizione del  trattato ONU che istituisca in Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa: questa la richiesta alle Istituzioni di 25 Associazioni italiane.

Ma per raggiungerla occorrono atti concreti e non più rinviabili: per questo chiediamo alle massime Istituzioni del nostro Paese che l’Italia partecipi attivamente alla definizione del  trattato ONU, che istituisca in Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa”, è questa la richiesta che 25 Associazioni, ma il numero è in crescita, hanno inviato in una petizione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera Lorenzo Fontana, alla Presidente del Consiglio dei Ministri  Giorgia Meloni, al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, ai  gruppi parlamentari di Camera e Senato.

“Si avvicinano le date, 18-22 novembre, della quinta sessione ONU della Conferenza per la realizzazione in Medio Oriente di una zona libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa, chimiche, biologiche”, sottolinea Giorgio Ferrari, fisico nucleare, che dal disastro di Chernobyl 1986, è una delle voci più autorevoli per la denuclearizzazione globale.

“Si tratta della ripresa di una iniziativa ONU del  1974, risoluzione 3263 approvata da 128 Paesi, inclusi i membri del Consiglio di Sicurezza, ma che non ha mai prodotto risultati: è stata riattivata nel 2018 ed estesa alle altre armi di distruzioni di massa. L’Italia nel 2018 assieme agli altri Paesi europei si è astenuta in merito a questo impegno dell’ONU e l’attenzione su una iniziativa così importante ci sembra inadeguata anche da parte della società civile. Con questa iniziativa vogliamo riportare la giusta attenzione su questo obiettivo dell’ONU e sostenerlo con ogni mezzo. Solo agendo per iniziative di pace si può ottenere la pace”.

“E’ impressionante il rosario di risoluzioni dell’ONU relative al tema della denuclearizzazione e per l’eliminazione di armi di distruzioni di massa nel Medio Oriente rimaste inascoltate. La loro mancata applicazione ha reso impossibile prevenire ed evitare i numerosi conflitti in quell’area, incluso quello in corso, con la catastrofe umanitaria e sanitaria che si abbatte sulla popolazione civile”, ha sottolineato Marco Caldiroli Presidente di Medicina Democratica, tra le associazioni promotrici.  La petizione è rivolta alle nostre Istituzioni  affinché una forte voce italiana per questa iniziativa concreta di pace si faccia sentire in quella occasione come in ogni altra utile, fino a raggiungere un accordo vincolante per tutti gli Stati dell’area medio orientale”.

 

Di seguito l’elenco delle realtà promotrici e che hanno promosso la campagna con l’invito ad ulteriori associazioni e anche ai singoli di aderire, attivare e partecipare a iniziative di sostegno fino ad arrivare alla sottoscrizione dell’accordo: 

 

Associazione Abbasso la Guerra OdV
Associazione Amicizia Italo- Palestinese
Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
A.N.P.I. Sezione Bagno a Ripoli – Firenze
Associazione PeaceLink
Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia – CRED
Centro per la Riforma dello Stato – Sezione Toscana
Centro Studi Politico Sociale – Archivio Storico Il Sessantotto
CittàVisibili APS
Comunità delle Piagge
COSPE
Costituente Terra
FLC CGIL Università degli Studi di Firenze
Fondazione don Tonino Bello
International Union of Scientists against Militarism and the Destructive Use of Science and Technology – IUS
Istituto Ernesto de Martino
Laboratorio politico perUnaltracittà
Lavoro & Salute
Medicina Democratica ETS
Mosaico di Pace
Pax Christi – Punto pace Cogoleto – Helder Camara
Pressenza – Agenzia di Stampa Internazionale
Sinistra Progetto Comune
Sovranità Popolare
Statunitensi contro la Guerra – Firenze
Un Ponte Per

 

Qui il comunicato 

 

15 novembre 2024